Ultimi giorni dell’anno frenetici sul fronte del trasporto pubblico a Napoli e in Campania, ragion per cui sono state prese alcune decisioni importanti per EAV e Anm. Per quanto riguarda la prima, la holding campana che gestisce Circumvesuviana, Circumflegrea, Cumana, Sepsa che da una quindicina di anni versa in condizioni economico-finanziarie disastrose, il consiglio regionale ha finalmente deciso di riconoscere i 600 milioni di debiti nei confronti dell’azienda riuscendo così ad ottenere la cifra, di pari importo, che l’ex Governo Renzi aveva stanziato per salvarla. E’ stato scongiurato quindi il tanto temuto fallimento ed è garantito allo stesso modo il pagamento dei creditori. Tutto non è però stato tanto facile come sembra; la Regione ha infatti approvato il piano con soli 25 voti favorevoli incassando il voto negativo del centrodestra e l’astensione del Movimento 5 Stelle. Per l’azienda che gestisce il trasporto a Napoli invece, sempre a causa della gravità della situazione finanziaria, il Comune ha dato il via libera alla ricapitalizzazione col conferimento di immobili comunali per 65 milioni di euro, si è poi deciso di aumentare il costo del biglietto ad 1,10€ (dall’attuale 1€ di oggi) a partire da Gennaio per arrivare ad 1,30€ nel 2019 ed infine sono state stimate eccedenze di personale tra le 450 e le 650 unità anche se non è stato preventivato alcun licenziamento. Il personale in eccesso sarà infatti riconvertito e per quelli in prossimità della pensione saranno previsti esodi incentivati.
di Vincenzo Persico