E’ notte fonda per il Napoli, che crolla ad Udine e rimedia la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Vincono i friulani sfruttando l’unica vera occasione della gara, perdono gli azzurri che tornano abulici e spaesati dopo l’illusoria vittoria in Europa League. Sotto accusa Rafa Benitez, ma sarebbe superficiale attribuire allo spagnolo colpe per una disfatta che va ad aumentare il divario in classifica con Roma e Juve, ora capoliste a sei lunghezze di vantaggio. Il turn over previsto per giovedì si materializza contro la compagine di Stramaccioni. A riposo Inler, Jorginho, Hamsik, Mertens, Callejon. Prima da titolare per David Lopez e Michu, Zuniga dirottato sull’out destro, Britos confermato a sinistra in luogo del colombiano.
La gara è brutta e soporifera, le azioni da gol scarseggiano lasciando spazio a sbadigli e rari sussulti. L’Udinese ci prova con Badu a metà ripresa, il Napoli risponde allo scadere con Gargano, la cui conclusione a giro si stampa sul palo. Nella ripresa cambia poco. In campo i medesimi ventidue interpretano la stessa gara della prima frazione. Il Napoli prova a costruire ma manca inventiva e qualità, i padroni di casa controllano senza subire ma preferiscono rallentare il gioco piuttosto che provare a rendersi pericolosi. A metà ripresa il film del match vive il suo momento più emozionante. Karnezis è provvidenziale su Higuain e Callejon, salva i suoi alimentandone convinzione e sicurezza. Quattro minuti più tardi, dagli sviluppi di un calcio di punizione di Di Natale, Koulibaly svetta in area ma serve involontariamente Danilo che, appostato alle sue spalle sul secondo palo, batte Rafael e porta i suoi in vantaggio. Nel finale l’assedio dei partenopei è confusionario ed infruttifero, Maggio ci prova di testa e nulla più. Notte fonda, dicevamo. Per il Napoli e per Benitez. Mercoledì al San Paolo contro il Palermo, nel primo turno infrasettimanale, sarà vietato fallire.
di Fabio Tarantino