Non bastano tre gol al Napoli per archiviare la pratica Palermo. Non basta il risveglio di Callejon, l’ottava rete in azzurro di Duvan, il battesimo del gol di Koulibaly, l’ennesima prova convincente di Gargano. Non basta, perché la difesa continua a far acqua da tutte le parti e la squadra, sfilacciata e sbadata, dilapida un doppio vantaggio confezionato nel giro di pochi minuti con Koulibaly e Zapata. Il pubblico delle piccole occasioni presente al San Paolo (poco meno di 10mila gli spettatori) assiste all’ennesimo scempio da inizio stagione. Coi rosanero termina 3-3. Luna Park a Fuorigrotta, divertimento puro ai soli occhi di chi prova disinteresse verso i colori azzurri. Dopo il doppio schiaffo subito, il Palermo non si è perso d’animo. Iachini ha chiesto ai suoi di giocare senza farsi influenzare dal risultato. Da situazione d’angolo, poco dopo, i rosanero hanno riaperto i giochi con il giovane Andrea Belotti, all’esordio in A da titolare. Come uno schiaffo ricevuto a freddo, il Napoli fatica a riprendersi e crolla. Mentalmente e fisicamente. Concede campo e spazio agli avversari, che non si fanno pregare e tagliano la difesa azzurra come lama nel burro. Il pari arriva dalla corsia destra. Morganella ispira e Vazquez confeziona dal centro dell’area, tutto solo, libero di calciare a rete. Allo scadere della prima frazione c’è tempo per il nuovo vantaggio dei padroni di casa. Callejon ritrova gol e condizione, ispirato da un eccellente Gargano in versione assist-man. Tre a due all’intervallo, il peggio sembra alle spalle. Macché. La ripresa è semplicemente il secondo tempo di un film horror da incubi assicurati. Il Napoli prima subisce la seconda rimonta rosanero (ancora a segno con Belotti), poi fa praticamente nulla per provare ad acciuffare la vittoria. Entra anche Higuain, ma la sostanza non cambia. Senza gioco e senza idee, gli azzurri si arrendono all’ennesima occasione mancata. Un punto in tre gare sulla carta semplici, Juve e Roma distanti già otto punti.
Non esce dal vortice di delusione il Napoli, anzi rischia di farsi risucchiare ancor di più. L’ennesimo passo falso in campionato smaschera la fragilità di una squadra che non sa più vincere, ma prim’ancora divertirsi. In campo gli azzurri non danno mai l’impressione di essere totalmente sereni. Ereditano nella mente le recenti disfatte che ne condizionano testa e gambe, pesanti come non mai. Domenica a Sassuolo, nel lunch match del Mapei Stadium, l’ennesima ultima chance per Hamsik e compagni. Vincere alleggerirebbe momentaneamente la pressione.
di Fabio Tarantino