In occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, dal 15 al 17 gennaio, a Napoli è ricorrenza fare dei grandi falò di legna ma spesso queste occasioni si tramutano in momenti di disordine. Sono i “fucaroni” o “fucarazzi” ma spesso sono oggetti di vandalismo ad opera di giovanissimi. Nelle scorse ore vari disagi sono stati segnalati dall’onorevole Francesco Emilio Borrelli: “Si sono registrati diversi roghi ed incidenti in tanti punti della città. Quarteri Spagnoli, Forcella, Sanità, Salvator Rosa, Mergellina, Corso Garibaldi. Nel Rione Sanità, a Piazza San Gaetano, oltre 100 ragazzi hanno appiccato il fuoco ad un cippo alto almeno 4 metri. Le bande hanno voluto mettere in chiaro il loro potere sfidando le istituzioni a colpi di sassi e lanci di bottiglie di vetro e bombe carta. Infatti diverse sassaiole contro i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine sono avvenute proprio alla Sanità, a Chiaia, alla Torretta, a via Salvator Rosa. Alcune gazzelle dei carabinieri sono rimaste danneggiate e con i vetri frantumati“.
La Questura di Napoli, quindi, al fine di prevenire gli accumuli e le accensioni in strada di abeti, oggetti in legno fuori uso o comunque combustibili, ha predisposto servizi, anche preventivi, nelle aree maggiormente interessate dal fenomeno. Con la collaborazione degli operatori dell’A.S.I.A., l’azienda comunale di raccolta rifiuti, sono già state sequestrate oltre 30 tonnellate di legname. Per l’occasione, tenuto conto del corposo ed articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica messo in campo, sono stati impiegati complessivamente oltre 300 operatori delle diverse forze di polizia. Inoltre, per il 17 gennaio, giornata dell’effettiva ricorrenza, è stato previsto all’interno della Centrale Operativa della Questura di Napoli, un gruppo interforze al fine di monitorare il fenomeno e fronteggiare le eventuali emergenze che dovessero verificarsi. Infine, in relazione agli episodi della decorsa notte, fonti della Questura hanno riferito che si sono verificati alcuni danneggiamenti ma non si registrano feriti.