Novanta minuti al gong finale: una sola partita e poi tutto sarà nitido, chiaro, lampante. Il Napoli insegue la Champions League ed è ad un passo dal traguardo. Basterà vincere sabato sera contro il Frosinone (ore 20.45 allo stadio San Paolo) per blindare il secondo posto ed accedere così alla prossima fase a gironi della principale manifestazione europea.
SORPRESA – Ha stupito tutti, il Napoli. Principalmente se stesso, poi i suoi tifosi. Infine i critici, gli scettici, coloro i quali avevano seri dubbi sul valore di Sarri o sull’exploit di calciatori che, poi, si son rivelati fondamentali: Jorginho, Koulibaly, Hysaj, Allan. A quota 79 punti in classifica, il Napoli ha già superato il record di punti di Mazzarri e Benitez (78) ed è dunque entrato di diritto nella storia, pur senza aver alzato al cielo trofei. Continua ad inseguire i suoi, di record, Gonzalo Higuain: 33 gol in campionato non bastano – ancora – per diventare il bomber assoluto nella storia della Serie A; il Pipita insegue Nordahl (35) ed intanto aggancia il suo connazionale Angellilo. Avrà a disposizione la sfida di sabato, contro il Frosinone già retrocesso, per provare ad eguagliare il primato dello svedese e, perché no, superarlo: servirà una tripletta, difficile ma non impossibile.
FUTURO – A fine campionato sarà il tempo delle scelte. Ad esempio: quale sarà il futuro di Maurizio Sarri? L’allenatore del Napoli è virtualmente blindato da un contratto fino al 2020 che De Laurentiis potrà rinnovare unilateralmente di volta in volta. Avrà tempo fino al 31 maggio, il patron azzurro, per esercitare la conferma del toscano per il prossimo anno: lo farà? Certo che sì, ma i due si incontreranno presto per rivedere le clausole presenti nel contratto e per ridiscutere dell’ingaggio di Sarri, che attualmente guadagna 700mila euro ed è il decimo allenatore più pagato in Serie A. Lecito aspettarsi di più dopo una stagione simile.