Le serrate indagini, effettuate anche grazie all’ausilio di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e a comparazione effettuata dal RACIS di Roma (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), tra riprese del fatto e altre effettuate successivamente, hanno consentito sia di documentare le fasi del raid, avvenuto nel primo pomeriggio del primo giugno 2018, che di identificare i partecipanti.
Di qui l’immediata reazione da parte dei Savarese che in sei compreso il capo clan, su 3 scooter, armati con una pistola, hanno raggiunto il locale danneggiandolo e poi costretto gli esercenti alla chiusura anticipata.