Questa volta ai microfoni di 081 news abbiamo avuto il piacere di avere i Musicomio, la band made in Puglia che sta raggiungendo traguardi importantissimi. Con Checco abbiamo parlato del rapporto del trio con Pio e Amedeo, della loro storia musicale e di molto altro ancora.
Qui trovate l’intervista completa e vi consigliamo di leggerla, ne vale la pena.
Cosa avete provato quando vi siete esibiti all’arena di Verona?
Sei mai entrato in una gelateria senza sapere quale gusto scegliere? Appena siamo arrivati era vuota ed eravamo in confusione, quando è vuota sai di essere all’Arena di Verona ma non ti rendi conto, anche perché eravamo a ridere e scherzare con tutti gli ospiti della serata. Quando 20 secondi prima hai l’autore di Pio e Amedeo che ti dice di entrare in scena non è facile, ecco lì devi muoverti e scegliere il gusto perché sta chiudendo la gelateria. È una sensazione straordinaria, ci sono determinati posti che ti segnano e l’arena di Verona è uno di questi, noi ringrazieremo sempre quei due matti scatenati di Pio e Amedeo per tutta la vita.
Come nascono i Musicomio?
I Musicomio nascono 4 anni fa grazie a una persona molto speciale per noi, che ancora oggi è al nostro fianco: Massimiliano D’Apollo. Lui aveva uno studio di registrazione in Puglia e ci ha uniti. Inizialmente ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato: “dove andiamo?” Una rapper, un cantante pop e blues e un cantante rock, non ci credevamo ma poi abbiamo fatto Area Sanremo, quando ci hanno preso eravamo increduli.
Lo stile dei Musicomio è quello leggero di “Me encantas” o è quello più profondo di “Ti scrivo”?
In realtà noi siamo quelli di “Ti scrivo”, siamo tre giovani vecchi. Adesso la discografia è così, ti dicono se sei vecchio o sei giovane, anche se non capisco da dove vengano questi aggettivi. Io, ad esempio, ascolto Ultimo che credo sia uno dei più forti in circolazione, lui scrive alla vecchia maniera, quindi le cose non quadrano. Noi, quando siamo usciti con “Me encantas”, volevamo dare un tocco di leggerezza a quello che in realtà non siamo, volevamo vestirci di Gin Tonic, nel testo però c’è sempre un pò di profondità, alla nostra maniera.
Voi siete una band made in Puglia, con tutta l’energia che ne deriva, pensi che la musica possa essere uno strumento utile per far sentire la voce anche del Sud?
In questi anni, in campo musicale, il Sud sta avendo molto successo, basti pensare ai Boomdabash, a Emma, ad Alessandra Amoroso, ma anche ad artisti della vostra zona vostra come Granatino e Bl4ir che sono fortissimi, voi napoletani il sound lo avete nell’anima. Molti artisti pugliesi stanno avendo successo, negli ultimi 10 anni c’è stato un boom pugliese. La questione è che bisognerebbe premiare il talento indipendentemente dal luogo di provenienza, ci vorrebbe solo più meritocrazia.
Qual è il vostro rapporto con quei due pazzi di Pio e Amedeo?
Ci chiedono sempre se loro sono davvero così e, lo svelo anche a voi, loro sono veramente così. Tutti i giorni sono due emigratis, devi stare attento anche tu che sei al bar affianco, potrebbero scroccarti l’aperitivo o un caffè. Si comportano allo stesso modo con noi, come se fossero a teatro o in televisione, ma lo fanno con tutti, sono davvero così.
Come nasce il pezzo “Giro del Mondo” che ha avuto più di un milione di visualizzazioni su youtube?
Abbiamo fatto Area Sanremo e Pio e Amedeo ci hanno invitati ad andarli a trovare ad RTL per una trasmissione dedicata al festival; era venerdì sera, alle 20:00 affittiamo una smart e andiamo ad RTL e da lì è nata la prima piccolissima collaborazione. Successivamente, 5 giorni prima della fine di Emigratis, ci chiedono se siamo capaci di fare una sigla di chiusura e gliene abbiamo presentate 10, perché quando hai fame e voglia di fare è così. Anche loro però non hanno dormito per fare quello che dovevano fare, abbiamo fatto 5 giorni di nottate infinite. Abbiamo avuto la fortuna e l’onore di conoscere Pio e Amedeo e siamo riusciti a fare la sigla di apertura e di chiusura del programma più trash d’Italia.
Siccome siete simpatici vi svelo una cosa in esclusiva: a breve esce il nuovo singolo, non lo sa nessuno. In questo singolo ci avviciniamo a “Ti scrivo” e non a “Me encantas”, e vi ho già detto troppo.
