Morto per una sigaretta dopo una lite al bar

di Marco Sigillo

Un comune bar, in cui i clienti si apprestavano a passare qualche minuto in compagnia, è diventato scena di una lite che è purtroppo sfociata nella morte di un pensionato 69enne. La vittima Raffaele Carretta, ex brigadiere dei carabinieri in pensione, si trovava in un bar di Torino, a via del Fortino, insieme ad alcuni conoscenti, tra cui anche il suo omicida. La situazione del tutto ordinaria si è alterata quando Carretta ha acceso una sigaretta, suscitando immediatamente la reazione di Salvatore Di Dia, 62enne. Di Dia, che in quel momento si trovava seduto ad un tavolo a giocare a carte con altri conoscenti, ha chiesto a Carretta di uscire dal locale perchè infastidito dal fumo, aggiungendo, secondo alcuni testimoni come fosse nota la sua intolleranza al fumo nei locali chiusi. La vittima in un primo momento ha raccolto pacificamente l’invito portandosi all’esterno del bar, ma dopo pochi minuti è rientrato, motivando il suo gesto dicendo che altri clienti della struttura stavano fumando all’interno in quel momento. A quel punto Di Dia ha prima cominciato una lite verbale con la vittima, passando dopo pochi secondi alle mani, colpendo diverse volte alla testa l’uomo reo di star continuando a fumare, come riportano i testimoni presenti. Uno scatto d’ira durato pochi secondi e subito placato dall’intervento degli altri presenti che si sono premurati di separare i due litiganti. Tutto sembrava essere terminato lì, Di Dia aveva abbandonato il locale allontanandosi all’esterno, e Carretta non sembrava versare in gravi condizioni. Ma è stata l’illusione di pochi attimi, perchè Carretta dopo alcuni minuti ha perso i sensi ritrovandosi accasciato al suolo. Purtroppo inutile la chiamata al 118, quando i soccorsi sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che accertare la morte del carabiniere in pensione. I carabinieri arrivati sul posto subito dopo hanno potuto ricostruire tutti i fatti grazie alle testimonianze dirette dei presenti che conoscevano entrambi i protagonisti della vicenda. Di Dia nel frattempo era rientrato a casa senza immaginare le conseguenze della lite e proprio a casa è stato raggiunto dalle forze dell’ordine che con sua sorpresa lo hanno arrestato nella notte.

di Marco Sigillo

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