E’ morto Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli. Aveva 86 anni, si è spento serenamente nel pomeriggio di ieri a Roma, dove viveva sin da ragazzino. Nato a Napoli nel lontano 1929, Bud Spencer è stato un personaggio popolarissimo e dalle mille sfaccettature. Notevole la sua carriera da nuotatore, cominciata a liceo e poi ripresa alla fine della seconda guerra mondiale. Nel nuoto Carlo Pedersoli si dimostra un asso, 11 campionati italiani vinti, primo italiano nella storia a scendere sotto il tempo di 60 secondi nei 100 metri stile libero, un’esperienza come pallanuotista e anche il vanto di aver partecipato a due e edizioni delle Olimpiadi. Chiude la carriera di nuotatore per passare a quella di attore, nella quale trova la popolarità presso il grande pubblico grazie agli “spaghetti western”. Dopo un ruolo come comparsa nel film “Quo vadis?” nel 1967, Bud Spencer viene ingaggiato nella produzione del film “Dio perdona io no” ed è qui che incontra per la prima volta colui che resterà per l’intera carriera la sua spalla sullo schermo, Terence Hill. Il duo recita in 16 film, tutti di successo, che cavalcano l’onda del genere western molto in voga in quegli anni, ma il più noto è sicuramente “Lo chiamavano trinità”, film che consacra definitivamente la coppia. Una persona che nella vita diceva di avere come filosofia quella della decenza, da mantenere sempre in ogni circostanza, e che nonostante l’incredibile carriera cinematografica, almeno 160 film, riteneva i successi sportivi i suoi risultati più importanti, poiché era solito dire che “nello sport il successo dipende da sé stessi, nel cinema è il pubblico che te lo dà”. Lascia tre figli che gli sono stati vicini nel momento della morte; è stato proprio il figlio a diffondere la notizia della sua dipartita, aggiungendo che la sua ultima parola è stata “ grazie”. Un grazie che oggi tutto il suo pubblico si sente di dare a Bud Spencer per tutte le risate e le emozioni che ha regalato.
di Marco Sigillo