Un 15enne della Costa d’Avorio è morto dopo essersi aggravato sulla nave quarantena “Allegra” dopo essere salvato dalle onde nel Mediterraneo. Il 15enne Abou era stato trasportato d’urgenza sulla terraferma dalla nave quarantena dopo che le sue condizioni erano sembrate gravi. Su quella nave ci era salito il il 18 settembre, il 28 settembre viene visitato a bordo dai medici della Croce Rossa che constatano che “non si nutre da 3 giorni e risulta apiretico all’ispezione, sono visibili numerose cicatrici verosimilmente conseguenti a torture subite in carcere in Libia, lamenta dolore in sede lombare bilaterale, si sospetta un coinvolgimento renale conseguente a stato di disidratazione“. La situazione però si aggrava, viene disposto il ricovero e il minore viene trasferito il 30 settembre all’Ospedale Cervello di Palermo dove gli viene diagnosticato uno stress post-traumatico, oltre a un “grave stato di denutrizione e disidratazione volontaria“. Il giovane entra in coma e viene trasferito all’ospedale Ingrassia, poichè all’ospedale Cervello non c’erano posti in rianimazione. Abou morirà il giorno successivo. Sulla sua triste storia è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Palermo.
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