Se si minaccia di sporgere querela si commette reato? Facciamo un esempio. Un uomo contatta il proprio vicino di casa dicendogli che, se non smetterà di fare rumore la notte, lo denuncerà. Questa condotta può essere interpretata come una minaccia? La minaccia è penalmente rilevante quando prospetta alla vittima una conseguenza illegale. Minacciare di percosse una persona è una minaccia penalmente rilevante, poiché la violenza fisica non è mai giustificata. La minaccia può avvenire oralmente, per iscritto, tramite gesti (mimando con la mano il gesto della pistola, ad esempio) o immagini.
La minaccia di sporgere querela o denuncia non è reato, in quanto non si fa altro che esercitare un proprio diritto. Di conseguenza, la vittima di un reato che minaccia di adire le vie legali non commette alcun crimine e non potrà essere a propria volta denunciata. La minaccia di sporgere denuncia/querela costituisce reato nell’ipotesi in cui sia fatta per ottenere un vantaggio illegale. Ricapitolando: la minaccia di una denuncia costituisce un reato quando è finalizzata ad ottenere un risultato illecito, mentre è lecita quando è diretta a far cessare un’irregolarità. Non è reato minacciare una denuncia per raggiungere un accordo bonario. In quest’ultimo caso, affinché la minaccia della denuncia non integri un reato occorre che tutto avvenga rispettando la legge: l’autore del reato che accetta di pagare il risarcimento dovrà ottenere una scrittura privata in cui la persona offesa dichiara di essere soddisfatta e di rinunciare/ritirare la querela.