Ancora un fatto grave nel calcio dilettantistico in Campania. In provincia di Caserta un arbitro è stato infatti costretto a ricevere la scorta dei carabinieri per lasciare il campo indenne. La gara era valevole per il campionato provinciale di Terza Categoria e vedeva contrapposti la Rinascita Sparanise e gli ospiti del Real Grazzanise.
Secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale, il direttore di gara, nel richiamare le squadre per fare ingresso sul terreno di gioco e quindi iniziare la gara, riceveva il rifiuto del capitano della Società Real Grazzanise a richiamare i suoi compagni di squadra. Il calciatore, inoltre, con tono minaccioso e di sfida riferiva all’arbitro “tanto se non ci muoviamo noi non puoi iniziare la partita“. Per tale atteggiamento ostile la gara è iniziata in ritardo ma durante tutta la gara i sostenitori della Società Real Grazzanise hanno minacciato l’arbitro di procurargli lesioni personale e lo hanno offeso con espressioni volgari, lesive della sua personalità, rivolte anche ai familiari e contro i defunti della sua famiglia. Alla fine del 1^ tempo i sostenitori del Real Grazzanise cercavano di aprire i cancelli per entrare sul campo ma non riuscivano perché bloccati dai calciatori della squadra avversaria; non contenti, i sostenitori ospiti lanciavano oggetti sul campo ma non riuscivano a colpire l’arbitro. Una volta terminata la gara l’arbitro si accorgeva che due tifosi del Real Grazzanise cercavano, senza riuscirvi, di entrare sul campo mentre altri tre riuscivano ad aprire i cancelli ed accedevano al terreno di gioco, dirigendosi proprio verso l’arbitro che si sottraeva a qualsiasi contatto con loro, raggiungendo repentinamente lo spogliatoio. Una volta dentro lo spogliatoio, l’arbitro udiva che la porta dello spogliatoio veniva presa a pugni; successivamente l’arbitro, nel lasciare lo spogliatoio, si accorgeva della presenza di 2 pattuglie dei Carabinieri che, saputo ciò che era accaduto, lo scortavano fino all’uscita del paese. Per tutto ciò il Giudice Sportivo ha inflitto la pena di 3 giornate di squalifica al capitano del Grazzanise e 350 euro di multa alla società.
Tutto ciò raccontato è presente nel comunicato ufficiale della LND. “Alcuni comportamenti visti nulla hanno a che vedere con il calcio giocato che ci piace – affermano i dirigenti del Grazzanise – Siamo una società di persone serie, dove viene prima la sportività e l’educazione e poi i risultati sportivi. Anche oggi, nonostante i torti subiti, abbiamo anteposto lo sport a tutto il resto. Facciamo tesoro di quanto accaduto, siamo dispiaciuti profondamente del trattamento che ci è stato riservato, ma nonostante ciò continueremo con i nostri valori“.