Non sono sopravvissuti i migranti dispersi nel naufragio avvenuto nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre. Nelle ultime ore la Guardia Costiera ha ritrovato il barchino annegato a 60 metri di profondità, recuperando 12 cadaveri, tra cui quelli di una mamma ancora abbracciato al figlioletto. La straziante scoperta potrebbe comunque non escludere il successivo ritrovamento di altri dispersi. La Capitaneria di Porto ha dispiegato tutti i sommozzatori ed anche apparecchi robotici, ma alla fine si è dovuta arrendere alla realtà dei fatti. Presso la procura di Agrigento è aperto un fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
GLI SBARCHI Non si fermano nel frattempo gli sbarchi, con centinaia di migranti diretti negli ultimi giorni verso le acque italiane. Nell’ultima settimana, infatti, sulle coste siciliane e calabresi sono sbarcati 300 migranti, molti dei quali arrivati in maniera autonoma a bordo di imbarcazioni di fortuna. Nella mattinata di oggi, 16 ottobre, altri 25 sono sbarcati a Brindisi, mentre ieri circa 180 migranti sono stati salvati al largo di Malta e stanno aspettando l’ok da La Valletta per sbarcare. Si sblocca invece la situazione dei 176 migranti a bordo della Ocean Viking (nave delle ONG Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere): sbarcherà a Taranto e la Commissione Europea coordinerà gli impegni degli stati europei per la redistribuzione. Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha chiesto a gran voce un cambio di rotta nelle politiche migratorie, puntando il dito contro il conflitto turco-curdo in Siria che inevitabilmente va ad incidere sui flussi migratori.