Uno spaventoso terremoto di magnitudo 7.1 ha provocato 245 vittime in tutto il Messico. Il bilancio è destinato a salire secondo quanto prospettano i soccorritori. Per i messicani nati dopo il 19 settembre 1985 lo spaventoso terremoto che trentadue anni fa provocò circa 10mila morti era soltanto una storia raccontata dai più anziani, ma dopo la giornata di ieri questa data sarà ancor più tragica per tutti in Messico. Come se non bastasse questa scossa arriva a meno di due settimane di distanza da quella di magnitudo 8.2, che aveva provocato 100 morti.
I testimoni parlano di una violenza inaudita e mai vista prima. Moltissime strutture nella capitale sono collassate, tra cui una scuola e parte dell’Università. L’aeroporto di Città del Messico ha sospeso tutti i voli per ragioni di sicurezza. I danni materiali sono inquantificabili, migliaia di abitazioni sono inagibili e non sono più raggiunte dalla fornitura di gas e acqua. Proprio in una scuola si è consumata una tragedia che ha portato alla morte di 32 bambini e 4 insegnanti, rimasti vittime del crollo mentre si trovavano in classe, e si calcola che un’altra ventina di persone potrebbero ancora essere sotto le macerie.
Moltissime le testimonianze video di chi è riuscito a riprendere con il cellulare i momenti della scossa. Il presidente della Repubblica, Enrique Pena Nieto, si trovava nelle zone colpite dal sisma dell’8 settembre, ha fatto sapere che farà immediatamente ritorno nella capitale per coordinare l’emergenza.