Il botta e risposta tra i candidati a sindaco di Nola cresce di intensità con l’avvicinarsi della fatidica data del 25 maggio e così non si è fatta attendere la replica da parte di Antonio Mercogliano, indagato nello scandalo Mandatopoli, ai 5 Stelle, che nei giorni scorsi avevano accusato Vitale di annoverare tra le proprie liste suo figlio. In un comunicato stampa, di seguito riportato, le dichiarazioni dell’imprenditore:
“Dopo l’attacco sferrato alla mia persona dal Movimento 5 Stelle, vorrei fare alcune precisazioni per chiarire la posizione mia e di mio figlio Felice, candidato consigliere nella lista Nola Mia, per sostenere la corsa alla poltrona di sindaco di Domenico Vitale. Ho proposto all’avvocato di parte civile del Comune di Nola, tramite il mio legale, una soluazione che comprenda la restituzione delle somme che mi sono state imputate di sottrazione. Inoltre contribuirò alla costruzione di un’opera socialmente utile come il completamento della scuola “Mameli” di Piazzolla di Nola. Il mio percorso con la Giustizia, che proseguirà con il rito ordinario per dimostrare la mia estraneità e non colpevolezza, non ha nulla a che vedere con la volontà di mio figlio Felice di impegnarsi nella vita politica della nostra città. Ripeto, bisogna separare nettamente la mia strada da quella di mio figlio: è impensabile che mio figlio sia condannato ad essere bersaglio di critiche ed invettive per errori che non ha affatto commesso”.