Willy Monteiro e don Roberto Malgesini, due “comuni” eroi italiani. Un pensiero comune a tanti italiani che ora è diventato “ufficiale” dopo la decisione del presidente Sergio Mattarella di insignire entrambi della Medaglia d’Oro al Valore Civile.
Del giovane 21enne di Colleferro ucciso nel tentativo di salvare da una rissa un suo amico, il presidente scrive che è “un luminoso esempio di generosità e coraggio” e che “con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione. Mentre si prodigava in questa sua meritoria azione di alto valore civico, veniva colpito da alcuni soggetti sopraggiunti che cominciavano ad infierire ripetutamente nei suoi confronti con inaudita violenza e continuavano a percuoterlo anche quando cadeva a terra privo di sensi, fino a fargli perdere tragicamente la vita“.
Per quanto riguarda don Roberto, “il prete degli ultimi” ucciso a Como da un senzatetto con problemi psichici, Mattarella scrive di lui: “Con generosa e instancabile abnegazione si è sempre prodigato, quale autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi e delle loro fragilità, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno. Luminoso esempio di uno straordinario messaggio di fratellanza e di un eccezionale impegno cristiano al servizio della Chiesa e della società civile, spinti fino all’estremo sacrificio“.