La Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia si è celebrata il 17 maggio, data simbolica istituita per via del fatto che nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. E’ stata una giornata in Italia piena di interventi politici importanti, visto che in questo periodo la classe politica è in fermento per l’approvazione del DDL Zan contro l’omotransfobia. Tra i più attesi, sicuramente quello del presidente Sergio Mattarella. Ecco cosa ha detto:
Le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica. La società, invece, viene arricchita proprio dal contributo delle diversità. Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sé, rappresentano una forma di violenza che genera regressione e può spingere verso fanatismi inaccettabili. La ferita inferta alla singola persona offende la libertà di tutti. Purtroppo, non sono pochi gli episodi di violenza, sia morale che fisica, che oltraggiano l’intera società. Solidarietà, rispetto, inclusione, come ha dimostrato anche l’opera di contrasto alla pandemia, sono vettori potenti di coesione sociale e di sicurezza.