Lo scorso 26 novembre il lander InSight è giunto con successo sulla superficie di Marte. Il giorno seguente all’atterraggio la sonda ci ha regalato un selfie. Oggi invece ci sono arrivate undici immagini del pianeta rosso, frutto di un collage di cinquantadue foto. La sonda della NASA porta con sé due strumenti, che serviranno a portare a termine i due obiettivi della missione. Il primo strumento è un sismometro, servirà a registrare le attività sismiche del pianeta rosso, importante per capire cosa succede sul pianeta e se esistono fenomeni equivalenti ai nostri terremoti. I risultati di questo studio saranno utilizzati anche in studi riguardanti la sismologia del nostro pianeta. Il secondo strumento a disposizione della InSight è un sensore termico che sarà infilato nel terreno, fino a giungere ad una profondità di 5 metri nel sottosuolo. Sarà la prima volta che uno strumento valuterà l’interno di Marte e potrà fornirci indicazioni preziose sulla composizione del pianeta e sulla sua struttura interna. La sonda InSight non è in grado di muoversi, resterà ferma nel punto in cui si trova, dalla terra i tecnici NASA manovreranno il suo braccio robotico per posizionare gli strumenti alle distanze adeguate. Per questo motivo è stato importantissimo stabilire con estrema precisione il punto di atterraggio. InSight in questo momento non è l’unica opera umana presente su Marte. E’ ancora in corso infatti la missione iniziata nel 2004 con il rover Opportunity, che a distanza di quattordici anni continua a inviarci informazioni importantissime. Non è andata altrettanto bene invece al suo gemello. Il rover Spirit, che pur portando a termine i suoi compiti, si è disattivato nel 2010, smettendo di rispondere ai segnali inviati da terra. Fallimentare invece il tentato atterraggio del lander europeo, Schiaparelli, che il 19 ottobre 2016 ha fallito la sua manovra di avvicinamento al suolo ed è andato distrutto. Mentre esperti e curiosi di tutto il mondo si godono foto e informazioni che giungono da InSight, già si attende la prossima missione, che dovrebbe continuare quanto iniziato con Schiaparelli. Grazie alla collaborazione tra Russia e UE si punta a far arrivare, entro il 2020, su Marte un rover che si concentrerà su ricerche in campo biologico e dovrebbe raccogliere dati per preparare future missioni con equipaggio.
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Marco Sigillo
Classe 1991, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università Federico II di Napoli. Appassionato di comunicazione e scrittura, collabora con Zerottouno News dal dicembre 2015, interessandosi soprattutto di temi di portata nazionale ed internazionale. Giornalista pubblicista dal 2019. Sul nostro canale Instragram ha una sua personale rubrica: "Pillole di Politica".
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