Svolta fondamentale a livello mondiale nella gestione della marijuana. La commissione per gli stupefacenti dell’Onu ha infatti votato per rimuovere la marijuana a scopo medico dalla lista delle droghe più pericolose del mondo. La Commission for Narcotic Drugs, che ha sede a Vienna e comprende 53 stati membri, ha preso in considerazione una serie di raccomandazioni dell’Oms. Dei 53 Stati membri, 27 (tra cui l’Italia e gli Stati Uniti) hanno votato a favore, 25 si sono dimostrati contrari (tra cui Cina, Egitto, Nigeria, Pakistan e Russia) e solo l’Ucraina si è astenuta. La cannabis a scopo terapeutico può avere benefici sulla cura per alcune malattie come la sclerosi, l’epilessia, i tumori, il Parkinson ma in Italia spesso molti pazienti non possono beneficiarne. Il fabbisogno nazionale, infatti, non è soddisfatto e il paese che maggiormente la produce, l’Olanda, non riesce a soddisfare la richiesta. Con questa riclassificazione, quindi, l’Onu ha riconosciuto ufficialmente le proprietà mediche della cannabis, decidendo di rimuovere la sostanza dalla Tabella IV, la più pericolosa, la stessa di altri oppiacei pericolosi come l’eroina. Questa decisione potrebbe ora aprire la strada ad un’espansione della ricerca sulla marijuana e sul suo uso terapeutico, anche se gli esperti dicono che il voto non avrà un impatto immediato sull’allentamento dei controlli internazionali.
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