Cade l’amministrazione comunale di Peppe Jossa a Marigliano, il sindaco è stato sfiduciato dai consiglieri che si sono dimessi in blocco. “L’interesse personale ha prevalso sul bene della città e sul patto stretto con gli elettori che nel 2020 ci avevano dato la fiducia”: l’avvocato Peppe Jossa commenta così le dimissioni contestuali di 13 consiglieri comunali che hanno decretato la fine dell’amministrazione comunale da lui guidata. “Non sono ricattabile e soprattutto non ho mai voluto sacrificare il bene di ciascuno dei cittadini di Marigliano che ho avuto l’onore di rappresentare. I consiglieri comunali che hanno tradito il progetto di rilancio della città lo sanno bene ed è per questo che hanno preferito vigliaccamente e tristemente la strada delle dimissioni nelle stanze buie dello studio di un notaio più che una sfiducia in un pubblico dibattito in consiglio comunale. Sarebbero stati costretti a spiegare troppe cose, a cominciare dai veri motivi per i quali hanno ostacolato il nostro cammino”, aggiunge Jossa.
“I due transfughi spiegheranno adesso alla città di Marigliano – conclude Peppe Jossa – il gesto vile con il quale hanno cancellato in un sol colpo tutte le importanti attività in cantiere, a cominciare dalla villa comunale per passare per casale Manzi, gli asili nido, palazzo Verna, i numerosi interventi di risanamento fognario, le strutture sportive, le scuole e tanto altro ancora. Per quanto mi riguarda ho lavorato instancabilmente per migliorare le condizioni di vita dei miei concittadini, sostenuto da una squadra che ha messo in campo le migliori energie per portare risultati. Nessuno si è mai arreso nonostante tutti fossimo fiaccati dai continui, vuoti ed improduttivi ricatti che hanno rallentato immotivatamente l’azione amministrativa. Ne renderanno conto ai mariglianesi per i quali io ci sarò sempre”.