Ennesimo primato per la città di Napoli. Mariafelicia Carraturo il 12 Luglio scorso è scesa oltre i 100 metri di profondità in 2 minuti e 28 secondi, portando la città partenopea sul tetto dell’apneismo italiano. L’esperta apneista campana ha battuto nelle acque di Sharm el Sheik il record di Angela Bandini, che nel 1989 scese per 107 metri. La variabile della disciplina in questione è quella definita “apnea in assetto variabile assoluto”, anche conosciuta come No-Limits. In pratica si scende zavorrati senza limiti di peso e si risale utilizzando un pallone o altri sistemi analoghi di riemersione; è la specialità con cui si raggiungono le profondità maggiori, ma è anche tra le più pericolose. Carraturo, da apneista esperta quale è, non ha avuto timore e, con sacrifico e dedizione, ha raggiunto un obiettivo storico. “Penso che il profondimetro in realtà segnava 112 mt”, queste le prime parole della campionessa appena uscita dalle calde acque egiziane, dove i giudici del circuito AIDA Pim Vermeulen e Sergio Soria hanno ufficializzato il record di 110 mt.
L’atleta napoletana si allena tutto l’anno al circolo Posillipo, fucina di campioni per tutte le discipline, ed è supportata dal Comitato Nazionale per la Difesa e diffusione del Gelato Artigianale, come si vede dallo stemma impresso sulla muta. L’apnea è una disciplina in crescita e l’Italia nel mondo ha già raggiunto traguardi significativi. Oggi possiamo parlare di una bella storia di atletismo e di voglia di superare i propri limiti. Dopo 26 anni un record è stato superato, ma non finisce qui; ogni record nasce per essere battuto. Dall’Egitto all’Italia, da Sharm a Napoli, per una Mariafelicia Carraturo No Limits.
di Nello Cassese