Mentre sull’Ilva si abbatte un’imponente ondata di debiti, in piazza scendono i cittadini di Taranto per dire stop all’inquinamento. Anche loro in migliaia. Nella giornata del 23 aprile circa 50 associazioni hanno partecipato alla marcia dei cittadini per gridare il proprio dissenso contro l’ex Ilva e il disastro ambientale e sanitario che provoca da anni. Un dramma che potrebbe colpire anche le migliaia di lavoratori che potrebbero perdere il proprio lavoro con il fallimento dell’azienda.
Sono troppi però i casi di picchi di benzene nel quartiere Tamburi, un chiaro campanello d’allarme suonato da anni da Peacelink, una delle associazioni più attive sulla tematica assieme ad altre come Genitori Tarantini. E il benzene, ovviamente, è cancerogeno e non risparmia neanche i bambini di Taranto che, purtroppo, presentano eccessi di leucemie. Il corteo, partito alle ore 17 dal piazzale Bestat, è stato salutato proprio dal “popolo del mare”, ovvero i tanti bambini che sono a rischio a Taranto e in provincia.