Sul caso Diciotti il Movimento 5 Stelle ha deciso di non decidere. La scelta di autorizzare il procedimento contro Salvini sarà affidata ad una votazione online sulla piattaforma Rousseau. Il risultato della consultazione sarà vincolante per la votazione in aula prevista martedì. E’ un passaggio delicato, che probabilmente farà emergere i malumori dei più giustizialisti all’interno del Movimento. Da Torino gli esponenti pentastellati fanno già sapere che voteranno per processare Salvini perché “non si può tradire la propria coerenza per non mettere a rischio il governo, sarebbe un ragionamento da vecchia politica”. Tra l’altro è ironico segnalare che nella votazione, se vince il SI, si nega l’autorizzazione, se vince il NO Salvini viene processato, in perfetto stile referendum primo repubblicano.
Proprio ieri c’è stato un ulteriore sviluppo nella questione Diciotti. Conte, Di Maio e Toninelli hanno presentato un documento nel quale difendono la decisione sullo sbarco dei 177 migranti, in quanto presa a nome del Governo in difesa dell’interesse nazionale. Tale posizione porterebbe i tre ad essere indagati al pari di Salvini. Il PM di Catania, Carmelo Zuccaro, ha già fatto capire che archivierà la loro posizione (come già fatto per Salvini). Di tutt’altra opinione potrebbe essere il Tribunale dei Ministri. Staremo a vedere se si aprirà un nuovo fronte.
Dal punto di vista elettorale è stata una settimana che si è aperta con il trionfo della Lega in Abruzzo. Il partito di Salvini è stato il più votato e ha portato alla vittoria il candidato di centrodestra. Coalizione che continua a vivere questo sdoppiamento di personalità, che permette alleanze locali mentre aumenta la separazione a livello nazionale. Di Maio invece ha lavorato in vista delle europee. Male l’incontro con i Gilet Gialli francesi. Il vice premier infatti ha fatto marcia indietro sull’alleanza, dopo che sono emerse posizioni inquietanti tra i Gilet Gialli, con gruppi pronti ad azioni paramilitari contro lo Stato francese. Sono andate meglio invece le trattative con partiti post ideologici croati, polacchi, finlandesi e greci, con i quali si costituirà un gruppo comune all’Europarlamento.
Nel centrosinistra la notizia della settimana è la querela di Renzi nei confronti di Travaglio. Quest’ultimo è infatti apparso in tv con alle spalle un rotolo di carta igienica raffigurante l’ex premier.