Via il limite dei due mandati, abolita la figura del Garante (ruolo fino ad ora ricoperto da Beppe Grillo, ndr), sì alle alleanze politiche. Sono importanti e drastiche le modifiche statuarie votate dal M5S con la costituente avviata dal leader Giuseppe Conte per la fase nuova del partito. Beppe Grillo però non ci sta e ha già chiesto formalmente che la votazione venga ripetuta. Si rivoterà quindi dal 5 all’8 dicembre sulle piattaforme del Movimento 5 Stelle.
Sui social Giuseppe Conte ha riferito: “Beppe Grillo è passato dalla democrazia diretta al ‘qui comando io e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente’. Come già nei precedenti tentativi di sabotaggio, anche ora ci sta dicendo che non conta più la regola democratica di ‘uno vale uno’ perché, a quanto pare, c’è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme. Potremmo contestare questa vecchia clausola, retaggio del passato e vincere con le nostre buone ragioni un contenzioso legale. Ma dobbiamo occuparci del Paese reale, a cui noi del Movimento vogliamo offrire soluzioni e battaglie da vincere, non capricci e beghe personali del fondatore. Il ruolo dell’azzeccagarbugli lo lascio quindi a Grillo. Noi preferiamo ancora e sempre la democrazia, la partecipazione, la vostra libertà di scelta. Per questo, dateci qualche giorno, e torneremo a votare sulla rete i quesiti sullo Statuto impugnati da Grillo“.