Come ogni anno l’organizzazione internazionale Reporters sans frontieres ha stilato la propria classifica sulla libertà di stampa in tutti i paesi del mondo. Arrivano ancora una volta brutte notizie per l’Italia. Il nostro paese si colloca quattro gradini più in basso rispetto all’anno scorso, quando occupava già un’ingloriosa 73esima posizione, passando al 77° posto. Tra i motivi che hanno portato a questo peggioramento l’organizzazione individua l’alto numero di giornalisti che hanno subito minacce o aggressioni e che sono costretti a vivere sotto protezione a causa del proprio lavoro, che si stima sarebbero tra i 30 e i 50. Come ulteriore motivazione quest’anno pesa anche l’ingerenza del Vaticano sulla libertà di giornalisti italiani, con particolare riferimento alla vicenda denominata Vatileaks, per cui attualmente i due giornalisti Nuzzi e Fittipaldi stanno subendo un processo dalla Santa Sede per presunto furto di notizie riservate. Insomma una situazione che, se aggiunta al fatto che le fonti di informazione sia cartacee che TV sono di proprietà di pochissimi gruppi editoriali, ci dipinge quasi al limite della democrazia. Guardando la classifica, siamo alle spalle di paesi in via di sviluppo come il Botswana, o paesi comunemente considerati a rischio dittatura come la Russia di Putin, che si piazza al 40° posto.
di Marco Sigillo