Mancherai…
Si che mancherai!
Mancherà la tua essenza,
Mancherà il profumo nell’aria,
Mancherà l’energia che sprigiona giugno, sempre più forte giorno dopo giorno,
Mancheranno le passeggiate in solitaria in qualsiasi ora del giorno e della notte, lì a godersi i pensieri, una sensazione che solo tu sai dare.
Mancheranno i dettagli, mancheranno i riti personali, la scaramanzia che ogni nolano ha,
Mancherà il 22 giugno, e poi il venerdì, e poi il sabato, ma anche il giovedì, il mercoledì …
Mancheranno i giorni prima, mancherà l’attesa, e sarà terribile…
Mancherà il giorno della ballata,
Mancherà la notte in cui non si prenderà sonno ed è subito mattina presto.
Mancheranno, e come se mancheranno, quelle 24 ore, in ogni singolo momento, ogni singolo istante, che quasi non vivi perché lo vivi troppo, che quasi vola, senza capire razionalmente tutto ciò che sta accadendo, attimi che stanno già per scadere, come risucchiati in un vortice di emozioni, quando il tempo scorre e ti irrora di gioia, amore e spensieratezza.
Mancherà il tuo potere di rendere tutto più leggero, più bello, quella forza di catapultare la gente in una nuova dimensione.
Mancheranno le sovversioni sociali, i nuovi idoli, i nuovi mestieri che dipendono da te…
Mancheranno l’arte, la cultura, la forza…
Mancheranno i pensieri della domenica, la strada che separa il Duomo alla postazione del giglio.
Mancherà la domenica in piazza, la processione nel pomeriggio, dove siamo tutti meno istituzionali,
Mancheranno i passaparola sulle prestazioni delle altre paranze…
E poi mancherà la famiglia riunita, gli amici, perché tu, festa, sei un valore assoluto…
Mancheranno i prova-microfono e il sangue che ribolle nelle vene, le chiacchierate tecniche, le impressioni, i pareri dei giglianti, mancheranno frasi dette, ascoltate, le ombre dei giganti che camminano sui palazzi nolani e si ricongiungono con la città e con ognuno di noi.
Quest’anno tutto questo non ci sarà ed è surreale, ma se ti amiamo, festa mia, noi sapremo aspettare e cambieremo quello che di negativo ti stava avvolgendo. Non dimenticheremo le immagini terribili dell’edizione passata, i gigli che non terminano il percorso, la festa spezzettata, il popolo distrutto e costretto a ritirarsi, a non poter godere fino in fondo della tua bellezza, i malcostumi sempre più crescenti di addetti ai lavori ad aizzare alla sfida, diseducando le nuove generazioni che si approcciano alla festa.
Tutto questo non deve più esistere, perché se c’è un momento per riflettere ed agire non può non essere questo, così un’attesa così lunga non sarà vana ma addirittura benefica.
sei purezza, amore, fede,
… mancherai, si che mancherai, ma torneremo migliori di come eravamo.
