Le aggressioni al personale medico e sanitario, così come quelle ai dipendenti dei trasporti pubblici, sono diventate un problema sempre più grave nel nostro Paese. Al di là delle conseguenze psicologiche per le vittime, questi episodi comportano spesso danni fisici e percosse. Ma cosa si intende esattamente per “percosse” e quali sono le conseguenze giuridiche di questi atti? Il reato di percosse è disciplinato dall’articolo 581 del Codice Penale e consiste in “qualsiasi azione violenta che arrechi un’offesa all’integrità fisica di una persona, senza però provocare lesioni gravi e durature. Un semplice schiaffo, una spinta o un pugno possono configurare il reato”.
Qual è, invece, la differenza tra percosse e lesioni personali? Per scoprirlo bisogna analizzare la gravità del danno causato. Le lesioni personali, infatti, comportano una lesione all’integrità psicofisica della vittima, con conseguenze più durature nel tempo (es. fratture, ferite lacero-contuse).
Le conseguenze giuridiche delle percosse possono essere molto serie. Oltre alla pena detentiva o alla multa, il responsabile del reato potrebbe essere costretto a risarcire il danneggiato per tutti i pregiudizi subiti, sia di natura patrimoniale, come ad esempio le spese mediche e la perdita di guadagno, che non patrimoniale, ovvero dolore e sofferenza psicologica.
La Corte di Cassazione si è occupata di recente del caso di un uomo che veniva condannato in primo e secondo grado per il reato di interruzione di pubblico servizio. L’uomo aveva aggredito verbalmente e minacciato di violenza fisica il personale sanitario di un Pronto Soccorso impedendo per un lasso periodo di tempo, di assicurare all’utenza il servizio sanitario. I giudici di terzo grado hanno ritenuto che “integra il reato di interruzione di pubblico servizio la condotta che, “pur non determinando l ‘interruzione o il turbamento del pubblico servizio intesa nella sua totalità, comporta comunque la compromissione del regolare svolgimento di una parte di esso”.
L’aggravante dell’interruzione di pubblico servizio rende ancora più grave il reato. Chiunque, mediante violenza o minaccia, interrompa o turbi un pubblico servizio, come quello sanitario o quello dei trasporti, rischia una pena più severa.
Ma perché si verificano queste aggressioni? Possiamo pensare che le cause siano molteplici e complesse, dalla frustrazione sociale alla mancanza di rispetto per le istituzioni. È fondamentale, così come per l’emergenza delle violenze a scuole e sulle donne, intervenire a livello educativo e sociale per prevenire questi episodi e garantire la sicurezza di chi svolge un servizio pubblico. Le percosse rappresentano quindi un reato grave, con conseguenze rilevanti sia per le vittime che per la società. È necessario un impegno costante da parte delle istituzioni, dei cittadini e dei media per contrastare questo fenomeno e costruire una società più civile e rispettosa.