Cosa si rischia se si esce di casa con un coltello? Sono ormai frequenti le aggressioni con i coltelli, specie da parte degli adolescenti. Vediamo cosa dice la legge. Distinguiamo innanzitutto tra pugnali e coltelli. I pugnali hanno la lama affilata su entrambi i lati. Sono sempre illegali. Non si può uscire con uno di questi oggetti a meno che non si abbia il porto d’armi. I pugnali rientrano nelle “armi proprie“, oggetti cioè finalizzati a fare del male e che possono essere utilizzati solo dietro autorizzazione della Prefettura. Il coltello invece è affilato solo da un lato. A differenza del pugnale, il coltello si considera “arma impropria“, è un oggetto che non nasce per fare male ma che, usato in modo improprio, può raggiungere tale obiettivo. Per portare con sé un’arma impropria come un coltello da cucina, non c’è bisogno del porto d’armi ma bisogna giustificare al poliziotto di turno il possesso di tale oggetto e le finalità del suo impiego. Ad esempio, chi viene trovato con un coltello all’ingresso dello stadio o del bar potrebbe essere incriminato per il reato di porto ingiustificato di armi. Chi invece sta andando in montagna per un campeggio e porta con sé oggetti da intaglio non subirà alcuna conseguenza. È stato ad esempio ritenuto lecito il possesso del coltello per chi si dirige in una casa di cura, magari per assistere un malato visto che in quei luoghi non si trovano coltelli. Non sarebbe giustificato il possesso del coltello nel bagagliaio dell’auto o sul sedile davanti, neanche se ciò dovesse servire come strumento di autotutela e difesa personale contro malviventi. Si tratta di una serie di parametri che spetta al giudice valutare.
Carolina Cassese
Giornalista Pubblicista, laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania. Ha una sua personale rubrica: "Il Diritto a portata di mano".