Cosa fare contro le erbacce nel giardino del vicino? Questa situazione può causare un grave disagio al confinante, la cui proprietà potrebbe essere letteralmente invasa dall’erba che è stata lasciata crescere dal vicino. È possibile sporgere denuncia oppure occorre tutelarsi in sede civile? Vediamo cosa dice la Legge. Se il vicino non taglia l’erba del suo giardino, invadendo o comunque arrecando danno alla proprietà del vicino, è possibile ricorrere a una formale diffida scritta, inviata dal proprio avvocato di fiducia.
Se ciò non dovesse produrre risultati, occorre agire in tribunale davanti al giudice civile, chiedendo che venga ordinato al vicino di tagliare l’erba, oltre che di risarcire i danni causati all’attore. La causa potrebbe durare anni. Tuttavia, se esistono ragioni d’urgenza, è possibile agire con una cosiddetta “denuncia di danno temuto”, ovvero una particolare azione civile che consente al giudice di adottare immediatamente le misure urgenti a tutela della proprietà dell’attore. Secondo l’articolo 1172 del Codice Civile, il proprietario che ha ragione di temere che da un edificio, albero o altra cosa derivi il pericolo di un danno grave e prossimo alla sua proprietà, può agire in tribunale per ottenere tutela. Il giudice, valutata la situazione, può adottare i provvedimenti più opportuni per evitare il possibile danno alla proprietà dell’attore. La denuncia di danno temuto può però essere azionata se sussiste un pericolo immediato per la proprietà dell’attore. Ciò può accadere, per esempio, nel caso di un edificio pericolante ma anche di un albero a rischio di crollo.
Contro il vicino che non cura il proprio giardino lasciando crescere le erbacce è possibile sporgere denuncia anche per getto pericoloso di cose, ma solo se compie un’attività che causa emissioni di gas, di vapori o di fumo in grado di molestare i confinanti. Al ricorrere di queste circostanze, la Legge prevede l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a 206 euro. Nel caso di erbacce dalla proprietà del vicino è inoltre possibile presentare un reclamo alle autorità locali, nello specifico all’ufficio igiene del Comune e all’Asl, affinché un pubblico ufficiale faccia un sopralluogo. In base ai diversi regolamenti comunali, se il vicino si rifiuta di tagliare l’erba e di mantenere pulito e in ordine il giardino, potrebbe avere essere costretto a pagare una multa.
Alcuni Comuni hanno deliberato delle ordinanze ad hoc che prevedono che l’erba non superi una certa altezza o che le siepi non invadano i marciapiedi. In caso di mancato rispetto di queste regole, si può incorrere in una sanzione amministrativa pecuniaria. Infine, nell’ipotesi in cui l’incuria del giardino privato possa recare danno alle persone, la Legge conferisce al sindaco il potere di imporre l’esecuzione di lavori urgenti a tutela della pubblica e privata incolumità, mediante emanazione di un’ordinanza contingibile e urgente. In caso di mancata ottemperanza a tale ordine, infine, il sindaco stesso potrà provvedere a far avviare i lavori, con diritto di rivalsa sull’inadempiente.