Il Milan non ha intenzione di fermarsi, dopo la vittoria contro la Juventus si ritrova al secondo posto e si candida per le zone nobili della classifica. Follia Gabbiadini, gioie per i giovani Barreca e Murgia protagonisti di Torino-Lazio.
Promosse
Sampdoria: Nel momento del bisogno la squadra non ha tradito mister Giampaolo, la panchina scricchiolava e la classifica cominciava a farsi pesante, serviva la vittoria ed è arrivata, ancora più bella perché ottenuta nel derby. Ritmo altissimo e grande tenuta psicologica, dopo il rigore sbagliato i blucerchiati riescono a tenere botta e spengono le speranze del Genoa.
Milan: Oggi nel Milan c’è un protagonista e si chiama Manuel Locatelli, l’infortunio di Montolivo gli sta dando spazio, Montella ha fiducia in lui, gol e buone prestazioni lo hanno reso l’idolo dei tifosi rossoneri. Ma c’è tutta una squadra che è diventata affidabile e concreta, capace di non subire gol dalla Juventus, cosa impensabile a inizio campionato.
Udinese: La vittoria mancava dall’11 settembre, Del Neri dà fiducia al tridente De Paul-Thereau-Zapata che questa volta lo ripaga pienamente. Il francese si sblocca con una doppietta e Zapata non trema dal dischetto. Da evitare cali di concentrazione come visti nella ripresa, contro avversari più forti potranno costare caro.
Atalanta: Ennesima rivincita di Gasperini da ex, che abbia il dente avvelenato contro i nerazzurri si sa bene. L’Inter si fa tanto male da sola ma l’Atalanta è sempre prontissima ad approfittarne e sa resistere nel momento di maggior pressione. Dopo diverse incertezze la squadra sembra aver trovato equilibrio e fiducia.
Fiorentina: In settimana Sousa aveva detto che la carenza di gol in campionato non fosse importante, chi sa cosa ne pensa dopo la partita di ieri. La miglior Fiorentina vista in questo campionato, nonostante in avvio abbia sofferto lo svantaggio. Barlumi di bel gioco offensivo, decisamente evitabili i gol subiti.
Napoli: Chi si sarebbe mai aspettato che Gabbiadini potesse perdere la testa in quel modo. Ora Sarri dovrà inventarsi l’attacco per le prossime giornate, anche se per ora ha indovinato il primo cambiamento che gli si chiedeva, Diawara al posto di Jorginho in cabina di regia. Ritorno alla vittoria che serviva, ma occhio alla disattenzione finale che poteva complicare una passeggiata.
Torino: Quest’anno i tifosi granata non corrono il rischio di annoiarsi. Vantaggio, rimonta subita e pareggio riacciuffato nei minuti di recupero grazie ad un rigore di Ljajic. Il gioco sulle fasce funziona e crea costanti pericoli. La difesa soffre i cross avversari e i due gol arrivano proprio così.
Lazio: Inzaghi riesce a sopperire alle assenze e alle difficoltà del primo tempo, ancora una volta si dimostra abile stratega e cambia modulo alla sua squadra riuscendo a ribaltare il risultato. Peccato per il rigore subito nel finale. Dopo Lombardi, anche Murgia si iscrive al club dei “grandi”, altra soddisfazione per il tecnico che li ha visti crescere in primavera.
Roma: All’Olimpico non si passa, Spalletti e i suoi hanno costruito questa certezza, soprattutto grazie ai tanti gol realizzatti dall’attacco giallorosso. Non solo un rinato Dzeko, che l’anno scorso contro il Palermo fece registrare uno degli errori peggiori della carriera, ma anche Salah ed El Shaarawy. Indovinati i cambi nella ripresa.
Rimandate
Genoa: Il Genoa non ha molto da rimproverarsi, derby combattutissimo fino alla fine, l’assenza di Juric non pregiudica l’impegno dei suoi in campo. Peccato che il 2-1 arrivi immediatamente a inizio ripresa spegnendo un po’ il morale dei genoani. Ottima la prova di Perin, splendida notizia il ritorno di Pavoletti che riesce anche a rendersi pericoloso nel finale.
Crotone: Di certo non è contro il Napoli che si può costruire la salvezza del Crotone. Grande euforia per l’esordio allo Scida ma ancora più grandi sono le disattenzioni difensive, la seconda fatale perché arriva nel momento peggiore per il Napoli appena rimasto in 10. Apprezzabile la grinta.
Empoli: I toscani sono in zona retrocessione e cosa ancor più preoccupante sembrano non importarsene nulla. Non c’è un sussulto, una dimostrazione di orgoglio, di grinta calcistica, niente di niente. Attacco ancora fermo a 2 gol, unica buona notizia la rete inviolata.
Chievo: La squadra resta a 1 punto dalla zona Europa, prestazione un po’ meno scoppiettante rispetto alle ultime, ma pareggio che alla fine non fa troppo male. E’ il settimo pareggio tra le due squadre nella loro storia in Serie A.
Bologna: Altra magia di Verdi, ormai sempre più rivelazione di questo campionato, questa volta su punizione. Nel complesso un buon Bologna, anche se nella ripresa si lascia schiacciare troppo, subisce il gioco del Sassuolo e il pareggio. Risultato tutto sommato giusto, un tempo per parte.
Sassuolo: Ancora una volta un gol subito in avvio con conseguente necessità di rincorrere il risultato. Di Francesco deve lavorare ancora parecchio sull’approccio mentale alle partite, il gioco non manca e si vede nella ripresa quando il Sassuolo prima spaventa il Bologna e poi sigla il pareggio con Matri.
Bocciate
Juventus: Un’altra brutta prestazione per i bianconeri. E’ vero che può recriminare per un gol annullato, ma il gioco latita e non sempre i tanti campioni possono garantire una magia che sblocchi il risultato. Come se non bastasse si ferma Dybala e salterà le sfide con Napoli e Lione. Nonostante il primo posto, Allegri si ritrova a dover migliorare la squadra, dietro non dormiranno per sempre.
Pescara: Oddo ci tiene a difendere i suoi ragazzi, a sottolineare che la squadra è viva e lotta, ma dopo ogni partita l’impegno sembra sempre essere insufficiente, le prestazioni che hanno meritato gli elogi di inizio stagione sembrano davvero lontane. C’è bisogno di una crescita caratteriale.
Inter: Ora il problema non è solo la tenuta difensiva, ma anche l’attacco, squadra ingiudicabile e formazione di partenza alquanto discutibile. Perché tenere fuori Candreva e Banega? E Gabigol non merita neanche qualche minuto in campo? Ora De Boer sa di rischiare grosso, ma deve essere chiaro che sostituirlo non risolverà tutto.
Cagliari: Il Cagliari deve mantenere umiltà e concentrazione, forse la vittoria di San Siro ha distratto gli uomini di Rastelli, che dopo un ottimo avvio sono completamente spariti dal campo, forse sono stati sfiorati dall’idea di poter vincere anche contro la Fiorentina. Mai così male la difesa (se si esclude la disfatta a Torino).
Palermo: A dispetto della classifica il Palermo non aveva ancora perso fuori casa e decide di farlo nel peggiore dei modi. Il primo tempo è un’illusione, la differenza di valore è troppo ampia per poter resistere. Male Posavec che è parso in difficoltà in diverse occasioni.
di Marco Sigillo