In Italia, la “vecchia e cara” energia elettrica si rivela soprattutto cara. Anzi, secondo una recente analisi di Eurostat, per quanto riguarda i prezzi dell’energia per uso industriale nel nostro Paese la bolletta è la più cara in assoluto in tutta Europa, e siamo ai primissimi posti anche per i costi che si riservano sulle famiglie, con le cose che non vanno meglio quando si parla di gas naturale.
L’energia per le famiglie. In dettaglio, i costi italiani a carico delle utenze domestiche sono di 0,243 euro per kWh, e in tutta Europa risultano inferiori soltanto a quelli di Danimarca (la nazione più cara, con 0,304 euro per kWh), Germania (0,295 euro) e Irlanda (0,245 euro). Come accennato, anche il costo del gas naturale alle famiglie è particolarmente salato: qui da noi arriva a 0,09 euro per kWh, inferiore soltanto alle quote raggiunte in Svezia, Portogallo e Spagna.
L’energia per l’industria. Va un po’ meglio sul versante del gas a servizio delle imprese italiane, perché in questo caso i prezzi italiani sono in media inferiori a quelli della maggior parte degli altri Paesi appartenenti all’Ue (0,032 euro). È però nel costo della bolletta per l’energia elettrica a uso industriale che il nostro Paese non conosce rivali: il dato di 0,16 euro per kilowatt/ora, riferito alla seconda metà del 2015 e comprensivo di circa 0,07 euro di imposte, è infatti nettamente superiore sia alla media Ue (0,119 euro) che a quella della sola Eurozona (di poco sopra 0,12 euro); abbastanza staccate le altre nazioni care, con l’elettricità per le industrie britanniche che costa 0,152 euro e quella per le tedesche 0,149. I prezzi più bassi, invece, sono quelli che si trovano in Scandinavia, e per la precisione in Svezia ( 0,059) e Finlandia (0,071).
Cresce il mercato di materiale elettrico online. C’è però un dato positivo su questo versante, almeno sul fronte interno; grazie infatti anche alla diffusione dei nuovi canali digitali di vendita, come il portale shop.puntoluce.net, il 2016 farà registrare un bilancio positivo per tutto il mercato della distribuzione di materiale elettrico online e non solo, in Italia. Secondo le ultime stime, la crescita dovrebbe raggiungere un valore del +3%, consolidando il settore nel nostro Paese in uno scenario europeo dove, invece, si continua ancora a stentare. Sembra quindi superata (o quanto meno arginata) la crisi, per il mondo della vendita del materiale elettrico come cavi, lampadine, componenti per l’automazione e materiali per la sicurezza.
L’Italia si riscopre green. E, sempre in tema di notizie positive, l’Eurostat ha anche confermato che l’Italia è uno dei Paesi green d’Europa, con un livello di produzione di energia da fonti rinnovabili che oggi è già arrivato al 33,4%, ovvero ha superato con 14 anni di anticipo l’obiettivo fissato dall’Ue (30% entro il 2030). Un buon risultato, soprattutto considerando l’aumento che si è avuto dal 2014, quando tale quota era in media pari al 27,5%.
Altri aumenti in bolletta? Dopo queste piccole note ottimistiche, non poteva mancare una ulteriore notizia “critica”: da oltre un mese, infatti, la la Francia riscontra un deficit di produzione di energia a causa di un fermo straordinario di un terzo degli impianti nucleari (21 su 58), ed è quindi costretta a importare elettricità dai Paesi vicini. Paradossalmente, però, questa situazione non favorisce l’Italia che, al contrario, all’aumento dei megawatt ceduti Oltralpe vede salire nel contempo anche il conto della bolletta energetica nazionale, con un incremento che