La Commissione nazionale italiana per l’Unesco, su proposta del Ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del Ministero degli Esteri, dell’Universita’, dell’Ambiente, dell’Economia ha deciso di proporre come unica candidatura nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco “L’arte dei pizzaiuoli napoletani”, dopo una petizione popolare che ha visto la raccolta di ben 900mila firme. Mai fino ad ora una tradizione connessa ad una produzione alimentare è stata iscritta nella lista e, sperando che questa sia la volta buona, adesso il dossier ufficiale con la candidatura del prodotto italiano più famoso al mondo dovrà seguire un lunghissimo iter che partirà il prossimo 14 Aprile quando sarà ufficializzata, fino ad arrivare al voto finale dell’Unesco nel 2017, a Parigi. Soddisfatto il Ministro Martina che all’ANSA commenta così la scelta: “Rappresenta l’Italia in tutto il mondo, proseguiamo a valorizzare il made in Italy dopo il grande successo di Expo”. Difendere il Made in Italy e dargli una connotazione ufficiale deve essere una priorità e questa scelta va nella direzione giusta soprattutto perché, in questo caso, evita il rischio “scippo” da parte degli americani che nei giorni scorsi avevano annunciato la candidatura della “pizza” american-style.
di Vincenzo Persico