L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi. Lo ha stabilito l’ordinanza di Enac, secondo quanto riferito dal Ministero delle Infrastrutture: “L’aeroporto di Milano Malpensa è intitolato alla memoria del presidente Silvio Berlusconi, con la denominazione Aeroporto internazionale Milano Malpensa – Silvio Berlusconi. La società di gestione SEA provvederà agli adempimenti di competenza connessi alla nuova denominazione“. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, uno dei principali fautori, ha subito espresso grande soddisfazione ma le polemiche nono sono tardate ad arrivare.
“Con l’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi, il governo Meloni restaura perentoriamente la repubblica delle banane – si legge in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato – Una repubblica dove se tu frodi il fisco e vieni condannato in via definitiva, una volta passato a miglior vita ti intitolano persino un aeroporto internazionale. Si tratta di una decisione non solo divisiva, che genera profondo disgusto tanto a noi quanto a milioni di italiani. Si tratta però anche di una figuraccia su scala mondiale e di un pessimo biglietto da visita per chiunque atterrerà nello scalo lombardo. Se ti fai beffe della legge, insomma, il Centrodestra italiano ti erige a eroe. Ora ci aspettiamo di vedere piazzali intitolati a mafiosi, controviali dedicati ai corrotti e magari qualche statua innalzata per i grandi evasori. Siamo davvero alla frutta“.
“Chiarire quale procedura sia stata seguita per l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e quali siano le motivazioni per cui non sia stata rispettata la procedura prevista dalla legge 1188/1927, che richiede un periodo di 10 anni dalla morte della persona prima di intitolare un luogo pubblico“. Questo e altro è stato invece chiesto dal Partito Democratico in una interrogazione rivolta al Ministro Salvini presentata dalla deputata Silvia Roggiani e sottoscritta anche dai deputati Braga, Berruto, Boldrini, Casu, Cuperlo, Di Sanzo, Evi, Ferrari, Forattini, Fornaro, Furfaro, Ghio, Girelli, Gribaudo, Guerra, Iacono, Lai, Malavasi, Marino, Mauri, Peluffo, Quartapelle, Rossi, Sarracino, Scarpa, Scotto, Serracchiani, Simiani, Stumpo.
Ma le reazioni non si sono limitate a questi episodi. Otre 300 persone si sono radunate in piazza Città di Lombardia a Milano, sotto la sede della Regione, per protestare contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Il presidio è stato organizzato dal Pd lombardo, dal Pd Milano e dal Pd Varese e hanno aderito, tra gli altri, anche il M5s, Giovani Europeisti Verdi, Casa Comune, Unione Giovani di Sinistra Lombardia, i Sentinelli, Arci e Cgil. Gli organizzatori hanno anche fatto sapere che la petizione contro l’intitolazione presentata dai Giovani Democratici ha superato le 140 mila firme.
Infine, per l’intitolazione è scattato anche un ricorso al TAR. A presentarlo sono stati i Comuni aderenti al CUV, il Consorzio Urbanistico Volontario composto dalle 9 città che insistono sul territorio di Malpensa che si sono opposte alla scelta di intitolare lo scalo a Berlusconi perchè non sono stati coinvolti nell’iter. I nove comuni sono: Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Gola Secca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino.