Il marchio Peroni potrebbe diventare a breve giapponese. Il colosso del Sol Levante Asahi ha infatti presentato un’offerta di 400 miliardi di yen (pari a circa 3,5 miliardi di €) per fare proprio il più famoso marchio del nostro paese. Non tutti sapranno che la Peroni già dal 2003 apparteneva all’enorme multinazionale sudafricana SabMiller, il produttore di birra numero due al mondo. Proprio la SabMiller a causa di una prevista fusione con un’altra azienda ha la necessità di vendere, anche per rispettare delle regole europee riguardanti l’antitrust. Messa in vendita oltre alla Peroni anche l’olandese Grolsch. La Asahi, ancora poco nota fuori dal Giappone, sta puntando a diversificare i propri affari cominciando ad espandersi in occidente, soprattutto a causa delle dinamiche demografiche giapponesi, che vedono la popolazione invecchiare notevolmente, allontanandosi quindi dalla fascia d’età a cui appartengono i consumatori abituali di birra. Inoltre proprio in Giappone la bevanda al luppolo sta vedendosi soppiantata dalla sempre più diffusa moda del bere vino. A convincere i giapponesi ad orientarsi proprio sulla Peroni ci sarebbe l’ottimo andamento delle vendite della bionda italiana, e in generale dell’export di birra italiana verso l’estero triplicato nell’arco dell’ultimo decennio e cresciuto addirittura del 17% nell’ultimo anno.
di Marco Sigillo