Un incidente diplomatico senza molti precedenti e che conferma lo stato delle cose in Bielorussia, dove ormai la democrazia sembra in pericolo. Il Governo dell’eterno Lukashenko, sotto pressioni da mesi per via di proteste popolari, ha infatti ordinato con una scusa ad un volo low cost di atterrare in Bielorussia per fermare un blogger molto noto legato alle proteste. A bordo del volo della Ryanair Vilnius – Atene, infatti, c’era il 26enne Roman Protasevich, inserito nella lista dei “terroristi” dal Governo per via del suo sostegno alle proteste delle frange che seguono ancora la leader dell’opposizione ora in esilio. Secondo quanto ricostruito dai media internazionali, la Bielorussia avrebbe ordinato all’aereo di atterrare mentre era ancora in territorio bielorusso perchè a bordo c’era un problema di sicurezza, probabilmente delle bombe. Atterrato con una lunga manovra, l’areo è stato perquisito e non è stato trovato nulla. E’ bastato poco però per capire che il reale obiettivo era Protasevich. L’evento, che secondo i media bielorussi sarebbe stato deciso direttamente da Lukashenko, ha creato sgomento e proteste in Occidente e nell’UE, in molti hanno già chiesto il rilascio del 26enne e minacciato sanzioni alla Bielorussia.
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