Il calcio e il suo lato malsano ancora alla ribalta. Questa volta, anzi forse dovremmo dire ancora una volta, la notizia riguarda il razzismo territoriale che serpeggia tra le curve. La società in questione è la Juventus e i cori si riferiscono alla città di Napoli. L’avvocato Giovanni De Angelis ha citato la società bianconera per inadempimento contrattuale, danni patrimoniali e disagi morali. L’avvocato De Angelis, così come molti altri, era andato a vedere l’attesissimo match del Napoli allo Juventus Stadium. Durante la partita i tifosi bianconeri avevano intonato spesso cori razzisti contro la città e il popolo napoletano a tal punto che si era creato un disgio ambientale che aveva costretto il tifoso ad abbandonare anzitempo lo Stadium. Il Tribunale di Torre Annunziata ha affermato che la società Juventus è rea di “inadempienza contrattuale per il mancato adempimento dell’obbligo contrattualmente assunto con la vendita del biglietto di accesso allo stadio di contrastare le turbative al godimento dello spettacolo”, in quanto tra il primo e il secondo tempo, in particolare, veninva esposto uno striscione che inneggiava alla distruzione della città partenopea e nessun dipendente dello Stadium, financo lo speaker, provvedeva a placare questi bollenti spiriti.
A nulla è valso il ricorso della Juventus, il tribunale ha ordinato il pagamento di 3mila euro di danni al tifoso napoletano, ovvero 305 euro di danno patrimoniale (costo del biglietto della partita, viaggio in treno e pernottamento a Torino) e mille euro di danno esistenziale, oltre alle spese legali. Purtroppo episodi del genere accadono sempre e spesso la reazione non è pragmatica come quella di questo tifoso di Castellammare, ma violenta e furiosa. A poche ore da Juventus-Napoli ci auguriamo che un giorno l’ignoranza di queste persone sia abbandonata fuori dal mondo del calcio, lasciando spazio solo a feste di sport. A volte fanno più male le parole che le botte, ma la penna è sempre più efficace della spranga.
di Nello Cassese