In seguito all’aumento dei flussi migratori, il Consiglio dei Ministri italiano ha dichiarato, in questi giorni, lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale per sei mesi. Una misura necessaria, che, come ha dichiarato il governo Meloni: “Consentirà di assicurare risposte più efficaci e tempestive sul piano della gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale”. Per gli interventi è stato stanziato un primo finanziamento di cinque milioni di euro, prelevati dal fondo per le emergenze nazionali. Il prefetto Valerio Valenti, braccio destro del ministro Piantedosi e capo del Dipartimento delle Libertà Civili all’Interno, sarà probabilmente nominato come Commissario Straordinario, a capo dell’operazione.
Stando ai dati raccolti dal Viminale, nei primi tre mesi del 2023 sono stati registrati circa 27.280 migranti sbarcati, il quadruplo rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, quando erano 6.800. Il numero si è incrementato esponenzialmente lo scorso mese, dal 9 all’11 marzo, quando sono arrivate ben 4.566 persone, provenienti soprattutto dalla Costa d’Avorio, dal Pakistan, dalla Guinea e dal Bangladesh. Dal 2014 al 2017 c’era stato un flusso migratorio fuori scala, terminato con i 181mila sbarchi del 2016. Tale flusso era poi sceso negli anni della pandemia per poi arrivare alle cifre mai viste prima di quest’anno.
Nonostante la lotta contro gli scafisti e l’obbligo per le navi delle ONG a rientrare in porti lontani dopo aver effettuato il primo salvataggio, il Governo non riesce a contrarre il fenomeno. Inoltre, secondo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ci sarebbe un’altra causa : “Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani“.
Un portavoce dell’Unione Europea sulla faccenda ha dichiarato che: “La Commissione Europea ha preso nota della decisione dell’Italia di dichiarare lo stato di emergenza sui migranti, è una misura di stampo nazionale e origina da una situazione molto difficile a causa dell’aumento del numero degli arrivi“.
La Commissione è già in contatto con le autorità italiane, che hanno richiesto assistenza finanziaria a causa dell’aumento degli arrivi dei migranti e soprattutto per affrontare la situazione critica nell’hotspot di Lampedusa. Secondo i dati delle Nazioni Unite, il trimestre tra gennaio e marzo 2023 è stato il più mortale per i migranti che hanno attraversato il Mediterraneo centrale dal 2017, con 441 vite perse nel tentativo di raggiungere l’Europa, tra i quali ci sono anche le vittime della strage di Cutro.