Il contingente militare italiano si ritira ufficialmente dall’Afghanistan dopo 20 anni. A Herat si è tenuta la cerimonia per il ritiro, alla cerimonia hanno preso parte il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il generale Austin Miller, capo delle della missione NATO in Afghanistan, e il capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli. Per la partenza dell’intero contingente, tuttavia, serviranno ancora alcune settimane. Il ritiro del contingente segue l’annuncio del Governo americano e di Biden che aveva comunicato il ritiro del grande contingente americano. Dopo questo annuncio, tutti i Paesi della Nato hanno proceduto a diramare comunicati simili. L’obiettivo è quello di lasciar lavorare in autonomia il nuovo Governo legale afghano con un appoggio esterno dell’Occidente, anche se le forze Talebane fanno ancora paura e il rischio che si cada di nuovo nel disordine resta alto. La missione italiana è cominciata il 30 ottobre del 2001. Inizialmente stabilizzatosi presso la capitale Kabul, successivamente si trasferì stabilmente a Herat, dove per anni ha gestito un’ampia zona e si è occupata soprattutto dell’addestramento delle truppe dell’esercito afghano. Nel corso di 20 anni, l’Italia ha inviato in Afghanistan circa 50mila soldati, ma purtroppo si sono contati negli anni 53 morti.
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