Questa volta ai nostri microfoni abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Luca Notaro che ci racconta la sua musica fatta di aspirazioni, determinazione e passione.
Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali? Gli artisti che ti hanno fatto approcciare alla musica
Ho cominciato a suonare la chitarra ascoltando i dischi di Clapton, JJ Cale, e diversi pionieri del blues rock all’età di 14 anni, ma ho mangiato tanti dischi in questi 10 anni che adesso non riuscirei a contarli. Di certo i i dischi inglesi e americani degli anni 70’ hanno formato molto il mio modo di fare musica, soprattutto all’inizio.
Se potessi “rubare” 3 canzoni del panorama musicale italiano, quali sceglieresti per aggiungerle alla tua discografia?
Quando scrivi un pezzo è quasi sempre come partorire un figlio, in genere si è sempre molto gelosi delle proprie composizioni quindi mi terrei le mie, molte di queste non le conoscete ancora. Ad essere sincero, tante volte ho sentito dei brani così miei che avrei voluto scriverli io. Scomoderei di certo Battisti con ‘’Prendila così’’, Concato con ‘’Sexy Tango’’ e magari Dalla con ‘’Mambo’’. Meglio fermarsi qui!
Nella tua musica quanto è importante esibirsi dal vivo?
Beh è il 70% del motivo per cui scrivo un pezzo, spesso durante la produzione, lo immagino già su di un palco. Siamo ancora lontani dal vivere la musica live con disinvoltura, soprattutto noi artisti che intendiamo emergere, ma tentiamo di esser fiduciosi. Dal punto di vista dei Live, ‘’sospeso, confuso, rinato’’ ci ha dato tante soddisfazioni nell’appena passato 2021.
“Sospeso, confuso, rinato” è il tuo ultimo brano in collaborazione con Calmo, come è nato questo singolo?
Io e Luigi siamo buoni amici e c’è tanta stima, conosciamo i nostri valori e ci divertiamo a mescolare le nostre capacità musicali e di scrittura. La scorsa estate inviai questa bozza a Calmo, lui dopo pochi giorni si presentò con questo ritornello che somigliava ad una strofa a sé stante che adorai subito.
Considero questo pezzo un esperimento un po’ anarchico rispetto alle nostre precedenti produzioni, supera di poco i 4 minuti e si prende tutto il suo tempo per dire quello che vuole dire. Un viaggio che ha coinvolto diversi musicisti campani.
Pensi che attualmente per gli artisti emergenti sia difficile imporsi in un mercato musicale già saturo?
Non credo che il mercato musicale sia davvero così saturo attualmente, mi preoccuperei di quello che sembra essere un contorno ma non lo è, ovvero la pandemia. I locali piccoli che in genere permettono i live di gruppi emergenti o gruppi conosciuti localmente sono in seria difficoltà da due anni e così diventa difficile anche per chi vuole farsi ascoltare. Non penso sia mai stato semplice farsi conoscere per chi vuole emergere con qualcosa di personale, ma bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare duro e sparare tutte le cartucce a disposizione.
Qual è il tuo brano del quale vai più fiero?
‘’Sai’’ rappresenta una grossa svolta per me, per cui ci sono particolarmente legato. Ma non metterei in secondo piano ‘’California-Napoli’’ che continua a darci soddisfazioni dallo scorso Agosto fino ad adesso.
Qual è il tuo sogno artistico che vorresti realizzare in futuro?
Più che in un sogno, per adesso, sono concentrato nel continuare le mie pubblicazioni anche in questo 2022, stiamo lavorando sodo già da mesi. Proverò a far girare il più possibile le mie canzoni continuando a suonarle in giro, magari uscendo anche da Napoli e dalla Campania.
Preparatevi!
