Ai microfoni di Zerottouno News questa volta abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Marco Marfella, in arte il Menestrelloh. Giovane, intraprendente, si é ritagliato un ruolo importante come creator ed ha costruito, senza l’aiuto di nessuno, una grande famiglia virtuale con la quale scambia opinioni quotidianamente. Ecco l’intervista completa:
“Marco quanto hai lavorato per trasformare la tua passione nel tuo lavoro?”
Ho lavorato davvero molto, non é semplice costruire una community affezionata partendo da zero. Ogni giorno con il passaparola sono cresciuto, ma dietro c’é un lavoro costante e una crescita graduale.
“Sei molto legato al tuo territorio, questo é stato per te un valore aggiunto?”
Suppongo di si. Se non fossi napoletano non avrei questa ironia pungente, ma anche malinconica, che mi caratterizza. D’altro canto, dal punto di vista prettamente lavorativo, per quanto riguarda quindi il ruolo del creator, Napoli ti da meno opportunità rispetto a città come Milano. Croce e delizia insomma.
É stato più difficoltoso nel lungo periodo. Nella prima fase c’era la speranza di poterne uscire rapidamente e ci siamo uniti tutti quanti. Alla lunga questa speranza si é affievolita e dal punto di vista psicologico questa situazione é diventata pesante per tutti. Ovviamente, essendo chiusi in casa, la creatività ne risente rispetto a quando si svolge una vita normale. Alla fine però sono soddisfatto di quello che sono riuscito a realizzare in questo periodo.
Si, ogni giorno purtroppo. Questo é uno degli aspetti negativi del web e molte pagine non lavorano correttamente. Spesso non si rendono conto che dietro ogni contenuto c’é un grande lavoro. Personalmente cito sempre la fonte.
É un aspetto fondamentale questo, per quanto mi riguarda. I social devono essere uno strumento che permetta di far dialogare le persone. Io amo interagire con le persone e non considerarle dei numeri. Scambiare opinioni ed ascoltare le loro idee mi arricchisce quotidianamente.
Marco Marfella é la dimostrazione che non tutti i giovani si montano la testa dopo aver costruito qualcosa di importante sui social, qualcuno resta con i piedi per terra e si tiene stretto i suoi valori.