Il convegno, organizzato non a caso a Napoli, per i i rischi naturali a cui è soggetta: il richio sismico,idrogeologico e vulcanico, a causa della presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Il convegno, il cui tema era “Il Vesuvio e il rischio vulcanico”, si è svolto ieri presso il Castel dell’Ovo.
Ne hanno discusso soprattutto studiosi ed esperti del settore, per illustrare la prevenzione del rischio vulcanico sotto l’aspetto tecnico-economico-sociale, e per scongiurare il rischio della falsa informazione, e dell’informazione gonfiata che crea allarmismi.
Pochi giorni fa il vulcanologo dell’osservatorio Vesuviano, ha lanciato un allarme sul pericolo di proporzioni catastrofiche rappresentato dal Vesuvio, per la Campania e il mondo intero.
E ha sottolineato che nei Comuni interessati dal rischio non ci sia un piano di emergenza che sia in grado di portar via la gente in caso di eruzioni. Sicuramente queste previsioni catastrofiche, sono state influenzate da quello che è successo a Genova in questi giorni.
Ma comunque non vanno sottovalutate.
Il pericolo rappresentato dagli sconvolgimenti naturali, dovrebbe essere affrontato in modo equilibrato: non sottovalutando, né creando inutili e estemporanei allarmismi.
Perciò ben vengano convegni periodici sulla materia, che coinvolgano il maggior numero di esperti e che contribuiscano a creare un’informazione reale e effettivamente proporzionata al rischio, ai fini di aumentare una consapevolezza lucida e costruttiva della situazione