La Polizia di Stato, nello specifico, personale del Commissariato di Nola con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di G.V., classe 1973, e G.E., classe 1952.
I destinatari del provvedimento cautelare sono gravemente indiziati di essere, in concorso morale e materiale tra loro, gli autori di un incendio doloso avvenuto la notte del 10 maggio scorso in una corte condominiale ubicata in Nola, luogo di residenza di un assessore in carica al Comune di Nola. Il gesto è stato posto in essere cospargendo di liquido infiammabile un’autovettura e un motociclo Piaggio Scarabeo, con l’ulteriore danneggiamento dei contatori Enel, delle tubazioni di adduzione dell’acqua, dell’impianto elettrico, dei contatori del gas città e delle tubazioni di acque nere.
Nello specifico, G.V. e aveva chiesto a G.E., dietro pagamento di un compenso pari a 10 euro, di appiccare il fuoco ai veicoli sopra indicati, fornendo allo stesso il liquido infiammabile utilizzato da quest’ultimo per cagionare l’incendio. Le indagini del Commissariato di Nola, coordinate dalla dott.ssa Sarah Caiazzo, Sostituto Procuratore presso la Procura di Nola, sono state poste in essere con tecniche di indagine “classiche”, attraverso la visione di tutti i sistemi di video sorveglianza presenti nella zona del reato, e con la conoscenza approfondita del territorio che ha permesso la completa e puntuale ricostruzione dell’evento delittuoso.
Il provvedimento eseguito – fanno sapere le forze dell’ordine – è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.