Nella giornata del 25 aprile l’associazione Rize Up ha organizzato una manifestazione di protesta contro lo scempio perpetrato nei confronti del Parco delle Colline. Ecco la nota rilasciata sul sito rizeup.it:
“Il 29 marzo scorso 5 mila persone sono scese in piazza a Chiaiano contro l’ipotesi di una nuova discarica nel parco delle colline. Una manifestazione determinata che ha messo al centro la voglia di riprendersi quel territorio inquinato e violentato dallo Stato e dalla camorra. Quelle cave che negli anni hanno visto interramenti di rifiuti tossici e monnezza, quel parco che non abbiamo mai visto nascere davvero, quella possibilità di sviluppo del territorio che non abbiamo mai avuto. Un territorio il nostro che ha già subito la violenza della discarica di Cava del Poligono realizzata, come ha dimostrato la magistratura e come denunciavamo da anni, dalle aziende della camorra legate al clan dei casalesi. Tutto con il sostegno dello Stato che attraverso la Protezione Civile ha affidato quegli appalti e per questo è responsabile di quel disastro esattamente come la camorra. Nella discarica di cava del Poligono il percolato arriverà alla falda acquifera provocando un disastro: questa è la sintesi delle perizie della magistratura. Chi ha inquinato deve pagare ed anche per questo siamo scesi in piazza il 29 marzo.
Dopo pochi giorni la conferenza dei servizi che doveva decidere sulla costruzione di una discarica nella cava Zara ha preso tempo. Non hanno deciso. Il commissario straordinario Ruberto e la regione campania guidata da Stefano Caldoro hanno accusato il colpo della mobilitazione e della rabbia dei cittadini di Chiaiano, Marano e Mugnano. La decisione è rinviata. Sappiamo bene che dobbiamo continuare sulla strada della mobilitazione e della lotta per far sentire il fiato sul collo alle istituzioni e per sconfiggere ogni ipotesi che possa ancora vedere monnezza sul nostro territorio. Ma sappiamo anche che a Chiaiano, Marano e Mugnano non basta il no ad una nuova discarica. Noi pretendiamo che chi ha inquinato deve pagare e pretendiamo la bonifica delle altre cave. Pretendiamo che venga finalmente istituito il parco delle colline metropolitane e che i cittadini abbiano una funzione di controllo. Per questo il prossimo 25 aprile scenderemo nuovamente in piazza per una giornata di lotta. Il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione del nostro paese dalla tirannia fascista e nazista. Una giornata in cui si celebra la resistenza.
Così come i partigiani salivano sulle colline per prepararsi a cacciare l’invasore nazista e fascista, così noi tutti, comunità resistente, saliremo sulle nostre colline per riprendercele e per prepararci a cacciare gli invasori.
Il 25 aprile comincerà con una marcia di lotta che ci porterà fin sopra le colline del parco, dove ci sono le cave che hanno subito gli interramenti di rifiuti pericolosi, ma dove c’è anche la grande risorsa del nostro territorio. La marcia arriverà ad un bene confiscato alla camorra come ulteriore segno di riappropriazione del nostro territorio da parte di una comunità che ha smesso da tempo di delegare a chiunque la difesa del proprio territorio.
Una marcia contro i veleni e per la difesa della salute e dell’ambiente.
Una giornata che continuerà oltre la marcia, con diversi momenti di aggregazione, socialità ed approfondimento.
Facciamo appello ai cittadini di Chiaiano, Marano e Mugnano, a tutta la città di Napoli, a quelle forze sociali che si sono schierate al nostro fianco in questa lotta, al mondo della scuola, alle comunità di base, ai comitati territoriali della provincia di Napoli e della Campania, ai movimenti, alle associazioni, a quelle comunità resistenti come quella di Giugliano che condividono con noi la battaglia contro il commissario straordinario Ruberto, per essere in piazza con noi il prossimo 25 aprile.
Per un 25 aprile di resistenza contro i veleni.
VENERDI’ 25 APRILE 2014
Marcia contro i veleni
Concentramento ore 11:00 Bivio di Mugnano
Arrivo al Fondo Amato Lamberti nel Parco delle Colline
A seguire pranzo sociale, musica, approfondimenti (programma in via di definizione)”