Mercoledì 13 novembre è stata accolta, con un’esplosione di urla di gioia e applausi, l’approvazione della legge da parte del Congresso Colombiano che sancisce il divieto assoluto di matrimoni tra adulti e minorenni. Una pratica che, sebbene in declino, era ancora legale in alcune circostanze. Infatti, dai 14 anni in sù era possibile sposarsi con il consenso dei genitori. Questo spianava la strada a matrimoni forzati, in cui soprattutto i diritti delle ragazze venivano compromessi (in alcuni casi tali matrimoni venivano giustificati come “tradizioni culturali”).
La nuova legge, approvata dopo una battaglia durata 17 anni e dopo 9 rifiuti, rende chiaro che nessun adulto può sposare un minore, eliminando qualsiasi ambiguità legale e rendendo i matrimoni tra adulti e bambini formalmente illegali.
La spinta per l’approvazione della legge è stata alimentata dalla crescente consapevolezza dei danni sociali e psicologici causati da questo tipo di matrimonio. Secondo le statistiche, in Colombia, circa 16.000 bambine e adolescenti si sposano ogni anno e la maggior parte di queste unioni avviene con uomini adulti. Le organizzazioni internazionali, tra cui l’UNICEF, avevano già ripetutamente denunciato come questi matrimoni ledessero i diritti umani e dell’infanzia, impedendo a migliaia di bambine di completare la loro crescita, la loro educazione, di fare le proprie scelte in campo formativo e lavorativo e di sviluppare una propria autonomia.
I matrimoni precoci, infatti, sono legati a numerosi problemi, tra cui: la violenza domestica, l’abuso sessuale ed emotivo, la perdita di opportunità economiche e il rischio di morte durante la gravidanza, dato che molte ragazze, che si sposano in giovane età, sono poi costrette a diventare madri a loro rischio e pericolo.
Sono state mosse però alcune critiche che sostengono che, pur essendo una mossa positiva, la legge da sola non risolverà completamente il problema. Gli esperti infatti avvertono che, sebbene il divieto legale sia fondamentale, la lotta contro i matrimoni precoci richiede un impegno più ampio per cambiare le tradizioni culturali e le disuguaglianze sociali radicate, che permettono ancora tali pratiche in alcune zone rurali o più conservatrici del paese.
Il governo colombiano è intervenuto promettendo di accompagnare l’introduzione della nuova legge con un programma di sensibilizzazione e di educazione nelle scuole, mirato a far comprendere alle nuove generazioni i pericoli di tali matrimoni e a far conoscere le leggi che tutelano i diritti dei minorenni. Inoltre, l’applicazione della legge dovrà essere monitorata da parte delle autorità locali per evitare eventuali casi di elusione o di matrimoni forzati sotto falso consenso. Le nuove disposizioni penalizzano chiunque tenti di infrangere per qualsiasi motivo la legge, incluse le famiglie che forzano i figli minorenni a contrarre matrimonio o i funzionari pubblici che accettano richieste di matrimonio minorile.