In Turchia, poco dopo il cessate il fuoco del PKK, scoppiano nuove tensioni politiche. Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul, è stato infatti arrestato. Il noto politico, considerato ad oggi l’oppositore numero 1 di Erdogan, è accusato di corruzione e legami con un’associazione terroristica, ovvero proprio il PKK. Poco dopo la notizia, in Turchia ci sono state grosse proteste, con migliaia di persone scese in strada anche per protestare, in generale, contro la repressione del dissenso da parte di Erdogan. Nonostante il formale arresto e la sospensione delle sue funzioni, Imamoglu è stato ugualmente scelto come candidato alla prossime presidenziali dal suo partito, il CHP, con un’affluenza record alle primarie di circa 15 milioni di elettori. “Sto affrontando una delle più grandi ingiustizie che la nostra storia politica abbia mai visto – ha dichiarato attraverso i social Imamoglu – lotteremo contro il colpo di stato utilizzando ogni mezzo legale. Ma anche in questa occasione non voglio insulti alle nostre mamme, che considero benedette come il pane, l’acqua e l’aria. Condanno con tutto il cuore gli insulti verso la madre del Presidente. Auguro all’onnipotente Creatore di avere di nuovo pietà di lui“.
91
articolo precedente