“In una giornata apparentemente dolorosa a livello sportivo, sono convinto che Sinner trarrà ulteriori spunti per continuare a crescere. Bravo Jannik, ancora di più oggi“: ha commentato così il ministro Andrea Abodi all’Ansa la sconfitta di Sinner in semifinale contro Alcaraz al Roland Garros. A Parigi, l’Italia può vantare una finalista in singolare femminile (Jasmine Paolini), una coppia in finale di doppio maschile (Bolelli e Vavassori) e una in finale di doppio femminile (Errani e Paolini). A loro possiamo aggiungere Federico Cinà che si è giocato il titolo in doppio maschile junior insieme al giapponese Rei Sakamoto, perdendo però con la coppia Schwaerzler-Kjaer. Non sono purtroppo arrivati titoli ma la soddisfazione resta tanta. Nel doppio femminile la vittoria è andata alla coppia Gauff-Siniakova, nel singolare la stella di Swiatek ha brillato anche sul talento di Paolini, mentre nel doppio maschile hanno trionfato ancora una volta Pavic e Arevalo.
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Una tale abbondanza, mai vista prima per l’Italia negli Slam, che per il ministro Abodi “è frutto non di circostanze occasionali, ma di una crescita lineare del movimento che reinveste sulla base a partire dalla scuola. C’è la prospettiva per gioire non per un’eccellenza e basta, ma per il movimento in generale che dimostra di aver consolidato valori umani, tecnici e morali. Non è il successo di una disciplina ma dello sport italiano e il tennis ne è una delle sue massime espressioni“.