La peggiore delle perversioni sub-umane e il degrado di una società che ancora preferisce giudicare invece di aiutare: questi gli elementi su cui fa riflettere -con ironia ma assolutamente senza superficialità – il testo che ora presentiamo: “Il Francese, Biancaneve e i Settebello” di Marianna Scagliola.
CENNI BIOGRAFICI La scrittrice Marianna Scagliola vive e lavora a Napoli ed inizia il suo percorso da autrice scrivendo poesie in vernacolo. Con il secondo millennio partecipa al laboratorio di scrittura comica e umoristica “Achille Campanile” e si cimenta in racconti che vengono inseriti e pubblicati in antologie AA. VV. da case editrici locali. Il 2022 è l’anno del suo romanzo d’esordio, Una Famiglia allargata (recensione qui), pubblicato da Graus: un’irresistibile commedia napoletana che con ironia e umorismo diverte e fa riflettere. La black-comedy Il Francese, Biancaneve e i Settebello, pubblicata per Napoletanamente nel 2024 è il secondo romanzo della Scagliola ed è disponibile su Amazon.
TRAMA Napoli, 2024. I gemelli Vincenzo e Gaetano Gallo sono nati e cresciuti a Scampia tra mille difficoltà in un contesto ai limiti della legalità. Costretti a lasciare il loro quartiere in seguito ad un misterioso incidente, i due fratelli si ritrovano a vivere da “abusivi” in un appartamento nascosto in una scuola privata sul Vomero. Qui, dietro la facciata tranquilla di un asilo, scopriranno un covo di insospettabili e spietati pedofili capeggiati da Gino, direttore dell’istituto, e dalla sua compagna, la maestra Valeria. La scoperta del lato più perverso della criminalità sconvolgerà un’esistenza difficile ma condita di ironia e mostrerà ad una vita serena quanto spietata è la realtà di una società corrotta e cieca.
ANALISI L’autrice si avvale di uno stile descrittivo in terza persona con pochi dialoghi scandito in un italiano condito di espressioni napoletane. L’intento appare chiaro fin da subito: introdurre un argomento difficile e tragicamente attuale edulcorando il lato più violento per renderlo accessibile ai lettori più sensibili ma allo stesso tempo mantenere alto il realismo più schietto per non cadere nella superficialità. Superato il primo quarto di trama, l’umorismo cede il posto, quasi traumaticamente, ad un tono più grave che descrive, senza troppi sconti, il subdolo e perverso cammino verso la più abominevole delle perversioni sub-umane. Gli animi più sensibili potranno pensare di fermarsi a metà strada, dopo aver compreso il tragico significato celato dietro al titolo del libro. Le menti ancora acute che si sforzeranno di proseguire fino all’ultima pagina potranno trovare nel finale, sospeso fra amarezza e disincanto, uno spunto più che valido per riflettere e cercare di andare avanti in una società che ancora si ferma alle apparenze per non vedere il marcio che spesso si cela dietro la facciata più insospettabile.
“Scrivere è un atto di coraggio, di forza, di determinazione e con questo secondo lavoro ho voluto parlare di una tematica così dolorosa in chiave ironica per sensibilizzare i lettori rispetto ai pericoli esistenti al fine di prevenirli. E in questo senso la letteratura viene in soccorso, insinuando dubbi e interrogativi e stimolando la nostra mente e la nostra capacità critica, indipendentemente dalle possibili soluzioni”. (Marianna Scagliola)
IRONIA E RIFLESSIONE Sullo sfondo di una città magica ma contraddittoria, il secondo libro di Marianna Scagliola alterna irresistibili risate ad amare lacrime, in un racconto appassionante che mette a nudo la corruzione, l’ingiustizia, la lotta contro l’indifferenza e pone l’accento sul ruolo salvifico della letteratura.
Il risultato finale è una storia toccante che catturerà – in positivo e in negativo – il lettore sin dalle prime pagine, lo farà ridere, riflettere, indignare e perfino commuovere grazie ad una lezione che ora più che mai va impartita ad una realtà umana che risulta orientata ad un degrado quasi irreversibile ma che ancora può nutrire speranza grazie alla cultura delle pagine da scoprire in quell’incredibile crogiolo di fascinosa e contraddittoria bellezza che è Napoli.
NAPOLI DA SCOPRIRE.
SCONVOLGENTE E COINVOLGENTE, DA LEGGERE.
