(di Luigi Corcione) Giunge alla sua quarta edizione “Cultura del Sollievo e Lotta al Dolore”, una consuetudine nel campo della convegnistica medica, una riflessione su quanto si va realizzando in Campania per un’efficiente rete di cure palliative, nonché un’occasione per confrontarsi e condividere scelte sagge sui percorsi terapeutici ed assistenziali delle malattie inguaribili, oncologiche o croniche degenerative, attività che hanno radici nell’affermazione della centralità e della dignità dell’Uomo.
Organizzato dall’Hospice Clotilde, dall’IRFID (Istituto di Ricerca, Formazione ed Informazione sulle Disabilità) e dalla FAVO (Federazione Italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Napoli 3 Sud, il convegno ospiterà la parte teorica di un Master Class in cure Palliative rivolto agli operatori degli hospices e delle reti di cure palliative domiciliari, arricchita dall’esperienza sul campo di oncologi di rilievo e medici delle ASL campane, oltre ad un Educational sulla Comunicazione nella Terminalità, componente principale nella gestione del paziente nelle patologie croniche e nelle cure palliative, che, a volte, è tutto quanto si può offrire al paziente. Il core dell’incontro è una tavola rotonda che favorirà il confronto tra opinion leaders e professionisti impegnati sul campo, analizzando criticità e problematiche per programmare al meglio il futuro. Alla conclusione dei lavori sarà redatto un Documento sulle Criticità evidenziate.
Il promotore dell’evento, dott. Paolo Cesaro, Direttore dell’Hospice Clotilde, di recente insignito del premio Buona Sanità 2019, ha sottolineato che “ricorrere alle cure palliative è un atto d’amore, una testimonianza di rispetto per la vita, un’ affermazione della dignità individuale; le cure palliative consentono di affrontare con maggior consapevolezza un momento delicato della vita e rappresentano un progetto finalizzato a favorire la migliore qualità di vita possibile per la persona malata e per i suoi familiari”.
‘Investire sulla formazione per la comunicazione in ambito sanitario, significa iniziare un processo di avanguardia all’interno di qualsiasi contesto dedicato alla salute dell’uomo – ha affermato Angelo Rega, amministratore di IRFID – La comunicazione è diventata parte essenziale di una moderna cultura della medicina, della salute e della riabilitazione. Con questa giornata di formazione vogliamo promuovere una medicina che pensa al paziente come una persona, facendolo diventare un interlocutore attivo, provando a considerare la persona ammalata nel suo complesso di bisogni e non semplicemente un corpo a cui somministrare una terapia’.