È diventato il primo avvocato di colore dell’ordine dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, il primo straniero nella storia dell’Ordine Forense. Eppure, quando Hilarry Sedu aveva deciso di arrivare in Italia, i suoi piani erano diversi (come racconta dettagliatamente Fox Sports). Dopo essersi stabilito a Castel Volturno dalla Nigeria, Sedu entra a far parte delle giovanili della Salernitana a 13 anni ea da li comincia la sua carriera da calciatore che, a causa dei molti infortuni, si interrompe però dopo poche apparizioni in D e C2. Dieci anni più tardi Hilarry si è laureato, si è specializzato in Politica Migratoria e Diritto dell’Immigrazione ed ora è stato eletto nel Comitato Pari Opportunità dell’Ordine Forense napoletano con 800 voti. Da tempo si batte con forza per lo Ius Culturae.
“Dopo il successo delle elezioni forensi appena concluse, qualche collega (per celebrare la mia vittoria) mi ha fatto notare di essere il primo Avvocato di colore eletto in un Ordine professionale – ha detto il 32enne avvocato sui social – Il che, ovviamente, mi inorgoglisce ed obbligatoriamente mi conduce ad una riflessione – continua Sedu – Nell’America segregazionista, quando alle persone di colore la legge non consentiva di andare a scuola con i concittadini di pelle bianca, i neri, per potersi battere contro quelle disumane leggi discriminatorie si autofinanziarono fondando le università per gente afroamericana. ‘Lift as you climb’: era lo slogan delle “Black Universities” frequentata anche dall’immortale Martin Luther King. ‘Lift as you climb’, tradotto, significa ‘Mentre sali, mentre vai avanti, solleva anche gli altri, rendili partecipi della tua crescita culturale e sociale’ “.
“Ebbene amici miei – conclude Hilarry – con l’elezione di un avvocato di colore, figlio di immigrati africani (in un tempo di alimentato odio sociale e focolare di discriminazioni che attualmente viviamo in Italia) quale membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, questa magnifica città, ancora una volta, ci ha insegnato che l’integrazione sociale passa attraverso la cultura ed il rispetto delle diversità come elemento costitutivo di qualsiasi democrazia. Perché la cultura non discrimina, si ‘contamina’ e si rigenera. Ringrazio tutti i colleghi che hanno creduto in me, supportandomi con il loro voto, e ringrazio questa bella città, perché Napule è mille culure…”