In 4000 da Nola a Roma per vivere il Giubileo. Il prossimo 4 aprile 2025 la Chiesa di Nola, guidata dal vescovo Francesco Marino, vivrà il pellegrinaggio giubilare diocesano. Alla vigilia del viaggio, il vescovo diocesano ha scritto ai fedeli la lettera “Uniti in Cristo nel Battesimo. Pellegrini di speranza nella storia” nella quale ha condiviso il desiderio “di camminare a fianco a ciascuno di voi, come pellegrino tra pellegrini” e l’augurio che “a Roma la nostra Chiesa nolana possa riscoprirsi popolo profetico, regale e sacerdotale“. Monsignor Marino ha anche chiesto ai fedeli di pregare per papa Francesco: “Come già sapete, ho scritto nei mesi scorsi al Santo Padre chiedendogli il dono per noi di passare in Basilica anche solo per un saluto; ora sappiamo che questo non sarà possibile per le ben note prescrizioni mediche. Tuttavia, sentiamoci profondamente uniti in preghiera con lui e per lui. Nella Santa Messa che celebreremo all’Altare della Confessione, proprio sulla tomba di Pietro, chiediamo per il suo Successore la forza e il coraggio di continuare per lungo tempo a confessare a nome di tutta la chiesa Cristo, Figlio del Dio vivente“.
La Chiesa di Nola è pronta a vivere il pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma, per attraversare la Porta Santa. Venerdì 4 aprile 2025, alle prime luci dell’alba, circa 4000 fedeli si metteranno in cammino verso la Basilica di San Pietro dove troveranno ad attenderli il vescovo Francesco Marino che ha anticipato la partenza per prendere parte, insieme a tre delegati diocesani, alla Seconda Assemblea del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, in programma a Roma, dal 31 marzo al 3 aprile.
Ogni comunità parrocchiale – sono 115 le parrocchie della Diocesi – si è organizzata in autonomia per raggiungere Roma. Luogo di raduno per l’inizio del pellegrinaggio diocesano è Piazza Pia (tra Castel Sant’Angelo e Via della Conciliazione). Da qui cominceranno a partire i gruppi per percorrere in preghiera via della Conciliazione e portarsi in piazza San Pietro. Completato il passaggio della Porta, tutti i pellegrini della diocesi si ritroveranno all’altare della Confessione per la Santa Messa con il vescovo Marino, in programma per le 13:00.
Alla vigilia del viaggio, il vescovo Francesco Marino ha scritto alla Chiesa che guida dal 2017 la lettera “Uniti in Cristo nel Battesimo. Pellegrini di speranza nella storia“. Il testo inizia con il saluto, “Grazie a voi e pace da Dio, San Paolo “indirizzava ai cristiani di Roma che egli, pur non avendo ancora incontrato personalmente, già sentiva cordialmente accanto mediante la partecipazione alla medesima vocazione in Cristo. Sono proprio questi i sentimenti del vostro vescovo, che in questo momento desidera camminare a fianco a ciascuno di voi, come pellegrino tra pellegrini“, ha ricordato monsignor Marino. Un viaggio, quello verso Roma, che la Chiesa di Nola vivrà da popolo: “Siamo l’unico popolo di Dio pellegrinante nella storia, questa è la natura e la missione della Chiesa che con la formula del Credo continuiamo a professare dopo 1700 dalla sua definizione a Nicea e che a Roma rinnoveremo solennemente sulla Tomba di San Pietro – scrive il vescovo Marino per poi proseguire con un approfondimento delle tre caratteristiche proprie del popolo di Dio che è un popolo sacerdotale, profetico e regale – Mi auguro che a Roma, proprio come frutto del pellegrinaggio giubilare, la nostra Chiesa nolana possa riscoprire nella fede e accrescere nella consapevolezza questa triplice caratteristica sacerdotale-profetica-regale“.
Nella lettera, il vescovo di Nola ha invitato anche a ringraziare il Signore per il dono di Papa Francesco: “Fin dalla Evangelii gaudium e passando per i suoi gesti e le sue scelte ci ha sollecitato ad una pastorale capace di profezia. Anche nella sua sofferenza è segno profetico di quella Chiesa che, pur nella fragilità dei mezzi, continua a testimoniare Cristo. Come già sapete, ho scritto nei mesi scorsi al Santo Padre chiedendogli il dono per noi di passare in Basilica anche solo per un saluto; ora sappiamo che questo non sarà possibile per le ben note prescrizioni mediche. Tuttavia, sentiamoci profondamente uniti in preghiera con lui e per lui. Nella Santa Messa che celebreremo all’Altare della Confessione, proprio sulla tomba di Pietro, chiediamo per il suo Successore la forza e il coraggio di continuare per lungo tempo a confessare a nome di tutta la chiesa Cristo, Figlio del Dio vivente“.